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Giornata Mondiale di Lotta all’Aids: in Sardegna aumentano i casi di Hiv e il profilattico si usa poco

lila cagliari hiv

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Aumentano i casi di Hiv in Sardegna e quasi metà degli studenti intervistati lo scorso anno scolastico non usa il profilattico quando ha rapporti sessuali. È questo il quadro della situazione su Hiv e Aids nell’isola tracciato dalla Lila, Lega Italiana per la Lotta all’Aids, di Cagliari che oggi ha incontrato la stampa nella sede di via Dante 16. Prosegue l’impegno di Lila Cagliari che nel 2018 ha aumentato l’offerta di test rapido e ha operato in 10 scuole della regione e all’interno del penitenziario di Uta. In vista della Giornata Mondiale di Lotta all’Aids che si celebra il 1° dicembre, l’associazione ha promosso una marcia per le vie pedonali del centro: appuntamento dalle 18 in piazza Yenne per raggiungere piazza Garibaldi.

La presidente Brunella Mocci mette il dito sulla piaga: «La percezione del rischio Hiv è molto confusa in tutte le fasce d’età, come dimostrato anche dalla ricerca EducAids che studia la popolazione studentesca della città. Bisogna attivare il Piano Nazionale Aids, varato dal Governo da oltre un anno e senza finanziamento, che prevede azioni concrete rivolte alle popolazioni più vulnerabili, interventi per agevolare l’accesso al test e per permettere alle persone di conoscere il proprio stato sierologico ed entrare subito in terapia».

Il PNAIDS prevede lo sviluppo integrato di tutte le strategie di prevenzione oggi disponibili: condom, femidom, percorsi di educazione all’affettività e sessualità nelle scuole, implementazione della TasP e la sperimentazione della PrEP.

«Va agevolato l’accesso al test – ha spiegato Mocci – alcuni paesi europei stanno ottenendo importanti risultati nel contenimento dell’Hiv mettendo in atto proprio queste strategie del PNAIDS».

A fronte dell’assenza delle istituzioni resta solo l’impegno del volontariato. La Lila aderisce alla campagna UnAids “Know your status – Conosci il tuo stato sierologico”, rafforzando l’offerta del test rapido per Hiv e Hcv. In Sardegna i nuovi casi di Hiv registrati nel 2017 sono 61, più numerosi di quelli registrati negli ultimi due anni.

Lila Cagliari nell’arco del 2018 si è impegnata come di consueto nella scuola con il progetto EducAids: 1551 studenti incontrati: la metà ha già avuto rapporti sessuali e di questi solo 48% usa sempre il profilattico.

«I ragazzi chiedono di essere sempre informati con percorsi di educazione sessuale, 9 studenti su 10 sono favorevoli – ha spiegato Giacomo Dessì, responsabile Scuola di Lila Cagliari -. Solo il 25% sa che le persone con Hiv con carica virale non rilevabile non trasmette il virus, anche i media devono assumersi la responsabilità di comunicare in modo chiaro: Hiv e Aids non sono sinonimi».

Quest’anno Lila Cagliari ha operato anche all’interno del penitenziario di Uta, nell’ambito del progetto europeo Iride 2: sono stati organizzati dei gruppi di informazione con i detenuti sulle modalità di trasmissione di Hiv e Hcv e sulla possibilità di accedere alle terapie.

Il Comune di Cagliari ha concesso anche per quest’anno il patrocinio per la giornata del 1° dicembre: le torri di Palazzo Bacaredda saranno illuminate di rosso nella giornata di domani e sul Bastione Saint Remy è già stato appeso uno striscione commemorativo. Anche l’Arst, l’azienda pubblica dei trasporti patrocina le iniziative di domani e ospiterà un banchetto informativo nella stazione metro di piazza Repubblica.

Solidali con la Lila anche gli esercenti di piazza Garibaldi, dove domani terminerà la marcia di solidarietà: in ogni locale saranno disponibili per i clienti fiocchi rossi e profilattici, simboli della lotta all’Hiv.

La serata del 1° dicembre terminerà al May Mask, spazio culturale amico della Lila, alle 20:30 la première di Mark’s diary, ultimo capolavoro del regista Giovanni Coda. Al termine della proiezione la performance artistica di Gianni Dettori.

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