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Cagliari, M5S: “Rilanciamo il San Giovanni di Dio con ambulatori e un consultorio”

L'ospedale civile San Giovanni di Dio a Cagliari

L'ospedale civile San Giovanni di Dio a Cagliari

Rilanciare il San Giovanni di Dio come presidio ospedaliero al centro della città. Questo il sunto di una lettera redatta dal consigliere comunale di Cagliari del Movimento Cinque Stelle Pino Calledda e inviata come ordine del giorno alla Giunta comunale guidata da Massimo Zedda.

«La riforma della Rete Ospedaliera del 2017 – si legge nelle premesse – non ha previsto l’assegnazione di una funzione certa del San Giovanni di Dio, è fondamentale impegnarsi per la sua salvaguardia, rinnovamento e rilancio nel riconoscere nella sua “funzione sanitaria” un punto irrinunciabile per la “qualità della vita” a Cagliari ed in particolare nei quartieri storici. Il mantenimento e rilancio del San Giovanni inciderebbe positivamente sul tenore della vita in Città senza nulla levare all’accesso ai presidi ospedalieri, ubicati fuori dal centro o ai margini della città».

«Attualmente al San Giovanni di Dio si trovano settori dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, strutture Sanitarie come Oculistica, Dermatologia, Farmacologia Clinica, Diabetologia e strutture Tecniche come i Servizi Amministrativi, Bilancio e Acquisti – spiega Calledda -. L’ospedale è anche sede di alcune delle scuole di specializzazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università cagliaritana. Una riorganizzazione del San Giovanni, per rispondere al bisogno di assistenza sanitaria ambulatoriale e domiciliare per fasce diverse di popolazione, va pensata principalmente sui Servizi Ambulatoriali multispecialistici, dove svolgere attività programmate o di piccole urgenze, sotto il controllo di Medici di Medicina Generale e personale infermieristico, con interventi di prima necessità senza escludere la possibilità di trasferire i pazienti presso le strutture ospedaliere della città, attivando pure un servizio costante di guardia medica per primo soccorso. L’assistenza specialistica ambulatoriale comprende tutte le prestazioni finalizzate alla prevenzione, alla diagnosi, alla cura e alla riabilitazione, erogate dai medici specialisti che operano negli ambulatori e nei laboratori del Servizio Sanitario Nazionale: visite, diagnostica strumentale (RX, TAC, Ecografia, ECG, ecc.) le analisi di laboratorio, le prestazioni terapeutiche, inclusi alcuni interventi chirurgici, riabilitazione».

Ma nel presidio ospedaliero in questione, secondo Calledda, potrebbero trovare spazio anche la Clinica Psichiatrica di via Liguria e i Poliambulatori di viale Trieste, ma anche l’attività di libera professione dei medici dell’Azienda ospedaliera e un grande Consultorio cittadino dedicato a donne, giovani e famiglia.

Un ordine del giorno che chiede al sindaco Massimo Zedda e alla sua Giunta  di «attivarsi presso la Regione Sardegna, l’Azienda per la Tutela della Salute (ATS), l’Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU) e l’Università di Cagliari per il rilancio del San Giovanni di Dio in una nuova funzione nel campo socio-sanitario al servizio del territorio, come risposta della sanità pubblica alle necessità che emergono nella comunità cittadina e area metropolitana».

 

 

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