Il Cagliari ferma il Torino sullo 0-0 alla Sardegna Arena e guadagna un punto in classifica. Per niente bella la prestazione degli uomini di Maran, forse intimoriti dal confronto o bloccati dalle defezioni. In novanta minuti non si sono riscontrati tiri verso lo specchio della porta a differenza di una compagine granata che più volte con Belotti è riuscito ad affacciarsi dalle parti di Cragno.

È proprio l’estremo difensore rossoblù il protagonista di giornata, sempre concentrato su tutte le sortite avversarie, e bravo a dare sicurezza ai compagni. Le notizie che lascia questa sfida non sono buone: Leonardo Pavoletti è dovuto uscire per infortunio. Da valutare le sue condizioni.

CRONACA.

Il ritorno dalla sosta vede rivoluzionare un po’ la squadra dopo l’infortunio di Castro: Dessena farà il mediano mentre in cabina di regia si rivede Cigarini. Calcio d’avvio per il Torino, i ritmi si fanno abbastanza alti con le due squadre impegnate ad affondare i propri artigli con vigore. Una uscita a vuoto di Cragno al 6’ mette in difficoltà la difesa rossoblù, il Cagliari non riesce invece ad imporre il proprio gioco e si trova a rincorrere le sortite di Baselli e Iago Falque. Un tocco di Ansaldi con il braccio viene giustamente ritenuto involontario dalla terna arbitrale, per il resto la sfida rimane bloccata e non offre molti spunti.

Molto male il palleggio di Cigarini, davanti ad un Torino che si chiude ordinatamente e raramente prova ad affacciarsi dalle parti della porta cagliaritana. Ci prova Dessena di testa da una posizione improbabile, poi il capitano viene servito in velocità al 38’ ma c’è la chiusura decisiva di Ansaldi. Il primo tiro della partita arriva al 45’ + 2 con Meite che sparacchia fuori da buona posizione dopo una serie fitta di passaggi tra i centrocampisti granata, a seguire Barella offre una bella discesa sulla destra ed un tiro-cross che accarezza la traversa. Si tratta dell’ultimo sussulto prima che Pasqua mandi tutti negli spogliatoi.

Nel secondo tempo le squadre si ripresentano con gli stessi ventidue della prima frazione. Il Cagliari è a favore di vento, ma non sembra inizialmente abile a sfruttare il vantaggio. Alta la conclusione di Ansaldi al 49’, Barella trova il muro granata sulla staffilata dal limite. Buon movimento di Belotti al 59’, Ceppitelli lo ostacola e non gli permette di tirare bene. Si ferma Pavoletti: entra Cerri al suo posto. Cragno si oppone al 61’ al destro al volo di Belotti, il colpo di testa di Cerri su angolo di Cigarini rende facile l’intervento di Sirigu.

Ancora una parata sicura di Cragno su Falque al 70’, ne segue un’altra su Belotti ed evita così il vantaggio granata. Sau entra al posto di Joao Pedro e Bradaric manda in panchina Cigarini. Cragno è in giornata e para ancora su Belotti al 89’, Dessena ci coordina nella maniera giusta ma becca solo l’esterno della rete. La gara finisce 0-0.

TABELLINO.

Cagliari (4-3-1-2): Cragno (7.5); Srna (6), Ceppitelli (5.5), Romagna (5.5), Lykogiannis (5); Dessena (5.5), Cigarini (5) (al 84’ Bradaric 6), Barella (6); Ionita (5.5); Joao Pedro (5.5) (al 75’ Sau 5), Pavoletti (5.5) (al 61’ Cerri 5). Allenatore: Maran (5.5)

Torino (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Djidji; De Silvestri, Meite, Baselli (al 75’ Lukic), Soriano (al 68’ Zaza), Ansaldi (al 74’ Parigini); Iago Falque, Belotti. Allenatore: Frustalupi

Arbitro: Fabrizio Pasqua di Tivoli

Ammoniti: Joao Pedro (64’), Ceppitelli (76’) 

Note: recupero 4’ e 4’

La sfortuna perseguita Lucas Castro. Il forte centrocampista argentino arrivato quest’anno dal Chievo si è rotto il legamento crociato del ginocchio sinistro. Il grave infortunio – che dopo l’allenamento di ieri era sembrata una più semplice distorsione – è stato evidenziato durante le visite effettuate questa mattina dai medici di Villa Stuart a Roma.

Per Castro potrebbe trattarsi di stagione finita o comunque fortemente a rischio. La rottura del legamento crociato normalmente non si risolve prima di diversi mesi. Ma per notizie più certe si attendono notizie più sicure da parte della società rossoblù. Di sicuro Maran perderà per molto tempo una delle colonne del nuovo centrocampo rossoblù.