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Accadde Oggi: Auguri Enzo Francescoli, quando “El Principe” passò per Cagliari

Ci sono giocatori che rimangono dieci anni in una squadra, e vengono dimenticati, poi ci sono quelli come Enzo Francescoli. Tre stagioni sono bastate a El Principe per far innamorare una città. Fra Cagliari e il campione sudamericano dallo sguardo malinconico, timido, riservato eppure carismatico, è nato un rapporto che non finirà mai.

Francescoli non è uno qualunque. Classe infinita, un’eleganza senza pari e quel cuore tipico dei giocatori nati sulle rive del Rio de la Plata. Ed è venuto a giocare a Cagliari, ha vestito la maglia rossoblù per tre stagioni. Sacrificandosi, giocando da “nove e mezzo”, perché il numero dieci di quel Cagliari era già sulle spalle di Gianfranco Matteoli. Tonino Orrù, presidente del Cagliari nel 1990, stentò addirittura a credere alle parole del procuratore uruguaiano Paco Casal quando gli propose, insieme all’allora sconosciuto Daniel Fonseca e a José “Pepe” Herrera, El Principe.

Per spiegare a chi non lo avesse vissuto chi era Francescoli, basti pensare che l’avvocato Agnelli lo aveva individuato come erede di Platini alla Juve (affare che poi non andò in porto), oppure che Zidane ha chiamato suo figlio Enzo proprio in onore di quel fenomeno uruguaiano che incantava il Velodrome di Marsiglia, dove il piccolo Zizou andava tutte le domeniche.

Quindi sì, Francescoli scelse Cagliari, una squadra che non aveva ambizioni più grandi di quelle di una tranquilla salvezza, perché era un uomo diverso, dalle scelte difficili (osannato in tutto il mondo, al suo arrivò in Europa scelse una piccola squadra francese, il Racing Club de France). Con il Cagliari, dopo una falsa partenza nel girone d’andata, esplose con il Cagliari di Ranieri, conquistando una salvezza a metà stagione impossibile e, dopo aver conservato nella stagione successiva la categoria con i rossoblù guidati da Mazzone, fu uno dei maggiori protagonisti della conquista dell’Europa. Nel campionato 1992-93, El Principe trascinò letteralmente il Cagliari alla conquista della qualificazione in Coppa UEFA.

Chi si dimentica la splendida rete alla Sampdoria di Vialli e Mancini al Sant’Elia, oppure il gol alla Fiorentina, o ancora il boato del Sant’Elia quando El Principe batté Sebastiano Rossi, portiere del Milan degli Invincibili di Fabio Capello. Dopo aver fatto strizzare gli occhi ai tifosi sardi, Francescoli decise che la sua avventura in Sardegna dovesse concludersi. Ma certi amori non finiscono, e se per il suo connazionale Fonseca l’accoglienza da ex fu uno scambio fra i fischi dagli spalti e i gestacci dell’attaccante uruguaiano dal campo, per il ritorno del Principe al Sant’Elia fu ovazione, striscioni, e i rappresentanti dei tifosi che scesero in campo a consegnargli un mazzo di fiori. Gracias Principe, a chent’annos.

 

 

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