Dj Fabo, la Consulta rinvia la sentenza su Cappato e chiede al Parlamento una legge sul fine vita
Nella motivazione del rinvio i giudici della Consulta hanno invitato chiaramente il Parlamento a legiferare sul fine vita, dando alle Camere un anno di tempo per colmare un importante vuoto legislativo.
La Corte Costituzionale ha deciso di rinviare di un anno il giudizio sul radicale Marco Cappato, accusato di aiuto al suicidio per aver accompagnato a morire in Svizzera Fabiano Antoniani, in arte Dj Fabo.
Nella motivazione del rinvio i giudici della Consulta hanno invitato chiaramente il Parlamento a legiferare sul fine vita, dando alle Camere un anno di tempo per colmare un importante vuoto legislativo.
«L’attuale assetto normativo sul fine vita lascia prive di adeguata tutela determinate situazioni costituzionalmente meritevoli di protezione e da bilanciare con altri beni costituzionalmente rilevanti – spiega la Corte -. Per consentire in primo luogo al Parlamento di intervenire con un’appropriata disciplina, la Corte Costituzionale ha deciso di rinviare la trattazione della questione di costituzionalità dell’articolo 580 codice penale, sull’aiuto al suicidio, all’udienza del 24 settembre 2019».
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