Al PalaPirastu la Dinamo, accolta dal festante pubblico cagliaritano, sfida i campioni d’Italia dell’Armani Milano per l’ottava edizione del torneo City of Cagliari. Uno degli appuntamenti più attesi nel pre-season dei sassaresi. Nonostante le molte assenze a causa degli impegni con le nazionali, su tutte quella di Gigi Datome (del Fenerbahce, insieme al Limoges quarta squadra del torneo cagliaritano), coach Esposito ha diversi esperimenti da compiere per dare un’anima alla sua Dinamo, tra questi anche provare il nuovo play-guardia a gettone Marzaioli, ex Caserta e Brindisi.

Ad aprire le danze contro i campioni d’Italia dell’Armani è la Dinamo con Cooley. I sassaresi partono molto nervosi, specie in difesa e non si fanno pregare al fallo, una caratteristica già notata in tutto il percorso di avvicinamento alla nuova stagione da parte dei ragazzi di Esposito. Grinta e foga apprezzabili che però a volte valicano nell’eccesso e arriva qualche errore. A infiammare il PalaPirastu sono però le triple consecutive di Polonara prima e Bamforth poi che portano la dinamo sul 14-13 ai meno tre dalla fine del primo quarto. Ai meno due coach Pianigiani chiama timeout perché la voglia sotto canestro ha portato il risultato sul 20-13 a favore della Dinamo. Sassaresi che con una tripla di Stefano Gentile sulla sirena chiudono il primo quarto sul 27-17.

Secondo quarto che inizia con la difesa della Dinamo in difficoltà contro l’ordine tattico dei milanesi e una tripla di Fontecchio riavvicina l’Armani, ma sempre da tre è ancora Gentile a mantenere la distanza, 22-30. Imitato pochi secondi dopo da Petteway e Spissu per una Dinamo davvero in serata da tre (50% all’intervallo lungo) con il massimo vantaggio che si fissa sul 25-36. Spissu con la seconda tripla della serata porta il risultato sul 32-41, dopo che l’Armani Milano si era riavvicinata grazie al secondo canestro da tre di Fontecchio. Partita importante per Cooley sotto canestro, i rimbalzi sono quasi tutti suoi e la Dinamo si porta sul 44-34. Polonara si conquista fallo e dalla lunetta porta a sette i suoi punti della serata e dà il +12 alla Dinamo su Milano. All’intervallo lungo si va con il risultato di 47-35 Dinamo. Sassaresi che per lunghi tratti sono sembrati in grado di fare la partita anche se quando la soluzione da tre non c’è la costruzione offensiva soffre un po’ così come i liberi, solo 4 su 9.

Terzo quarto che inizia con la solita tripla Dinamo di Petteway che fa 10 punti in serata. Petteway che poi fa due su due dalla lunetta e porta la Dinamo al massimo vantaggio 54-34. Dieci punti anche per Stefano Gentile che punisce un Armani molto distratta e porta il risultato sul 58-37. Gli uomini di Pianigiani meno ordinati con il passare dei minuti e anche più sulle gambe rispetto a inizio gara, si sentono le tante assenze tra infortuni e chiamate con le nazionali. Dinamo che si porta sul 61-39 con il massimo distacco della sfida grazie a Thomas. Passano 10 secondi e ancora Thomas da tre per il 64-42. A tenere in vita Milano è il solito Fontecchio con la terza tripla su cinque tentativi, 69-53. Dinamo che nel suo momento migliore chiude il rubinetto dei punti  e subisce il ritorno di Milano, che mette due triple consecutive e si porta sul 73-61. Alla fine del terzo quarto è 75-63 Dinamo con i sassaresi un po’ in difficoltà negli ultimi minuti del terzo periodo.

Polonara dà la carica alla Dinamo a inizio quarto quarto con una tripla che tradotta fa 78-63 per i sardi. Milano tenuta per mano da James che fa 23 punti in serata e porta il risultato sul 78-66. Non basta però l’ottima prova del capitano dei milanesi perché è nuovo break Dinamo: 85-68. James però non ci sta e riporta Milano sull’85-73. La Dinamo però vuole la vittoria contro i campioni d’Italia e trascinata da Gentile va sull’88-73. Thomas grande protagonista dell’ultimo quarto fa 11 punti e allontana ancora di più la Dinamo da Milano: 90-73. Ai meno due dala fine è la schiacciata di Petteway a far esplodere il palazzetto, 92-73. Milano al timeout dopo diversi minuti in difficoltà e senza riuscire a segnare nemmeno un punticino. Alla fine è 94-76 per la Dinamo, i sassaresi domani sfideranno alle 18 il Limoges (vincente 84-75 sul Fenerbahce) per la finale, alle ore 16 invece finalina per il terzo e quarto posto tra Milano e Fenerbahce.

La Dinamo Banco di Sardegna Sassari è lieta di annunciare la firma per l’arrivo in panchina di Vincenzo Esposito. Icona del basket italiano, quarto marcatore di sempre e primo italiano ad aver segnato in Nba, “El Diablo” arriva sull’isola dopo tre anni in Toscana, a Pistoia dove è stato premiato come coach dell’anno nella stagione 2016/2017. Il tecnico casertano, che arriverà a Sassari nei prossimi giorni, guiderà i giganti per le prossime due stagioni. Esposito, in piena sinergia con il club, è già al lavoro con energia ed entusiasmo per delineare i programmi per la stagione 2018/2019. Al suo arrivo sull’isola coach Esposito sarà presentato ai media in conferenza stampa.

«Dopo tre anni ricchi di soddisfazioni a Pistoia, si apre un nuovo ciclo della mia carriera da allenatore e non potevo essere più felice della scelta fatta  – commenta il neo tecnico biancoblu Vincenzo Esposito – Sarò per sempre grato a Pistoia per avermi permesso di crescere professionalmente e sono onorato della chiamata del presidente Stefano Sardara per guidare una squadra come la Dinamo Banco di Sardegna. Sono carico di entusiasmo e felice, non vedo l’ora di iniziare questa avventura. Nei prossimi giorni arriverò a Sassari per iniziare a programmare con Federico Pasquini e gli altri collaboratori una stagione per noi importante. Sono pronto a dare tutto me stesso in questa stagione perché possa essere vincente e ricca di soddisfazioni per questi colori e questa città».

Vincenzo Esposito. Classe 1969, casertano doc ha iniziato la sua carriera come giocatore in forze alla Juve Caserta con cui ha vinto una Coppa Italia e lo scudetto della stagione 1990/1991. Dopo due anni alla Fortitudo Bologna Esposito approda, nel 1995, nella massima competizione del basket d’oltreoceano, l’NBA, dove indossa la maglia dei Toronto Raptors. La sua esperienza negli Stati Uniti è destinata a restare nella storia della pallacanestro italiana facendolo diventare un’icona nostrana: El Diablo è il primo giocatore italiano ad aver mai segnato in Nba. Rientrato in Italia militerà in diverse formazioni italiane ed europee: Pesaro, Imola, Udine, Gran Canaria e Murcia. Nel 2009, appese le scarpe al chiodo, inizia la sua carriera come allenatore in Trentino, all’Aquila Trento, passando poi per Imola e Agrigento. Nel 2014 ha fatto rientro nella sua Caserta: inizialmente ha esordito nel progetto Juve Caserta Accademy del settore giovanile, passando poi al ruolo di assistant coach di Lele Molin prima e Zare Markovski poi. In seguito all’esonero del tecnico macedone è diventato head coach traghettando la formazione campana fino alla fine della stagione. Nel 2015 è arrivata la chiamata di Pistoia: sulla panchina toscana coach Esposito è rimasto tre stagioni, centrando importanti risultati con il club e raccogliendo le prime rilevanti soddisfazioni come tecnico. Nel 2015/2016 ha condotto la formazione biancorossa a scrivere importanti pagine di storia del club: dopo aver conquistato la vetta della classifica del campionato nel novembre 2015, i toscani hanno chiuso la regular season al 6°posto, con una corsa fino ai quarti di finale della corsa playoff e la qualificazione alla Final Eight. Anche nella stagione 2016/2017 Pistoia si è qualificata ai playoff disputando i quarti di finale contro la Reyer Venezia: il tecnico casertano è stato premiato come coach dell’anno. Esposito ha totalizzato 97 presenze sulla panchina biancorossa.