I campionati si fermano due settimane: prenderà al via a breve la Nations League, nuovo format che permetterà alle rappresentative nazionali maggiore competizione e gare di maggior spessore rispetto alle semplici qualificazioni mondiali ed europee.
Il Cagliari concorre a questa sosta con la presenza in giro per l’Europa di sei giocatori: Filip Bradaric (Croazia), Artur Ionita (Moldavia), Charalampos Lykogiannis (Grecia), Ragnar Klavan (Estonia), Nicolò Barella e Alessio Cragno (Italia). A questi si aggiungono le convocazioni di Filippo Romagna e Alberto Cerri nella compagine Under 21. Una nutrita pattuglia di giocatori che certifica la bontà del progetto Cagliari: era da tempo che la formazione rossoblù non dava così tanti giocatori, soprattutto alla nazionale azzurra.
Alessio Cragno è il ventunesimo giocatore cagliaritano ad esser stato convocato in nazionale italiana. Prima di lui i portieri Albertosi, Marchetti e Agazzi; i difensori Davide Astori, Luca Rossettini, Comunardo Niccolai e Pierluigi Cera; i centrocampisti Angelo Domenghini, Francesco Rizzo, Davide Biondini, Andrea Lazzari e Andrea Cossu; gli attaccanti Gigi Riva, Roberto Boninsegna, Sergio Gori, Franco Selvaggi, Mauro Esposito, Antonio Langella, Marco Sau. Nicolò Barella era già stato convocato una prima volta da Giampiero Ventura nell’ottobre 2017 per le qualificazioni mondiali contro Macedonia e Albania.
Il centrocampista rossoblù è invece il settimo giocatore sardo a vestire la maglia azzurra dopo Cuccureddu, Matteoli, Zola, e i già citati Cossu, Sirigu e Sau. Nella lista viene incluso anche Langella, nonostante le sue origini campane. Se Barella dovesse esordire in una delle due gare della Nations League diverrebbe il giocatore sardo più giovane della storia a giocare in nazionale: 21 anni e 7 mesi. Al momento il “record” è detenuto da Sirigu col debutto ufficiale a 23 anni e 7 mesi (agosto 2010, Italia sconfitta dalla Costa D’Avorio per 1-0).
Per Barella si tratta della seconda chiamata nella Nazionale maggiore dopo aver vestito tutte le maglie delle selezioni giovanili a partire dall’Under 15. Con l’Under 19 ha ottenuto un secondo posto ai campionati europei di Germania 2016 e con l’Under 20 ha conquistato il terzo posto ai Mondiali coreani del 2017. Ritenuto un faro della nazionale Under 21 assieme a Mandragora, a questo giro prende il posto del collega bianconero e rende felice il commissario tecnico Roberto Mancini che avrebbe voluto già convocarlo nel mese di maggio: sembra davvero che l’autore del gol vittoria contro l’Atalanta sia uno dei talenti preferiti dell’ex tecnico di Inter e Manchester City, e che ci siano tutti i presupposti per un debutto dal primo minuto in una delle sfide contro Polonia e Portogallo.
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