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Il Cagliari dice addio al suo “campione tifoso” Andrea Cossu. Questa sera l’ultima “pennellata” del numero 7

Andrea Cossu lascia il calcio - Foto Twitter Tommaso Giulini

Andrea Cossu lascia il calcio - Foto Twitter Tommaso Giulini

Nessuno è profeta in patria: un detto antico che per Andrea Cossu, cagliaritano doc nato nel capoluogo sardo 38 anni fa, è stato una realtà fino almeno al 2008, anno in cui fu definitivamente riacquistato dal Cagliari, la squadra del suo cuore, per non andarsene mai più o quasi. Oggi però Andrea saluterà la sua gente per l’ultima volta.

Il trequartista sardo dirà addio questa sera al Cagliari e al calcio giocato, come annunciato dal presidente Tommaso Giulini su Twitter, che affida il suo saluto a una sola parola, breve ma sentita indubitabilmente con il cuore: «Grazie».

E grazie ad Andrea lo diranno tutti i tifosi, il popolo rossoblù che lo ha amato in modo sconfinato. In particolar modo , a salutarlo per l’ultima volta, sarà la Curva Nord, il settore dove Cossu era abbonato prima che i suoi scarpini fossero abbastanza maturi per calcare l’erba prima del Bentegodi di Verona, poi del Sant’Elia e infine della Sardegna Arena. 

Un calciatore tifoso con il simbolo degli Sconvolts tatuato sul polpaccio, questo è Andrea Cossu. In tutti questi anni di carriera, soprattutto quelli più dolorosi e lontani dai suoi amati colori, Andrea non si è mai dimenticato della sua gente, né di cosa significasse per lui il Cagliari, la squadra della sua città e della sua terra. «Con questa maglia tutti i giorni sono un giorno speciale» disse un anno fa il numero 7 rossoblù.

Andrea Cossu in rossoblù, sulla destra Edinson Cavani con la maglia del Palermo

Non ha mai negato, e non c’è motivo di metterlo in dubbio, che il Cagliari per lui fosse la massima aspirazione possibile, più del Barcellona – che su di lui mise un occhio nel suo periodo più fulgido – sia della stessa Nazionale con la quale fece due presenze nel 2010. «Ci sono state offerte, soprattutto nel 2010, anche importanti, ma a me non è mai interessato» disse qualche tempo dopo quella stagione delle meraviglie che fu per lui il 2009-2010.

Il Cagliari è stata la vera Nazionale di Andrea Cossu e lui è stato per il popolo rossoblù un moderno patriota, un ragazzo che anche a 38 anni suonati non si è fatto mai problemi a scaldarsi all’80° per entrare qualche minuto a dare manforte al suo Cagliari. Dopo l’addio di Daniele Conti, che due anni fa emozionò non poco un Sant’Elia prossimo ad essere deposto, la Sardegna Arena ospiterà, nel prestigioso match contro l’Atletico Madrid, il saluto ad uno dei suoi uomini più veri, pieno di pregi ma anche di difetti, come tutti i più grandi campioni. E se Andrea non è forse stato uno dei più grandi campioni della storia del calcio, un posto nell’olimpo rossoblù gli spetta di diritto. Ciao Andrea e grazie anche da parte dei tuoi tifosi.

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