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Crisi politica a Monserrato, il sindaco Locci: “No ai diktat o confermerò le dimissioni”

«No ai ricatti o sarò costretto a confermare le mie dimissioni». Così il sindaco di Monserrato Tomaso Locci , che il primo aprile aveva scritto una lettera di dimissioni, ha spiegato questo pomeriggio, durante un comizio pubblico, la situazione politica che si è venuta a creare dopo che cinque consiglieri di maggioranza hanno abbandonato la giunta di centrodestra al governo della città dal 2016.

«Sono molto combattuto – ammette il primo cittadino – ma ciò che farò nei prossimi giorni dipenderà dal senso di responsabilità dei consiglieri dimissionari. È nostro dovere scongiurare il commissariamento di Monserrato. Stiamo mantenendo le promesse e il lavoro svolto finora non può essere vanificato». Locci ha anche lanciato una frecciatina al sindaco della città metropolitana di Cagliari Massimo Zedda, in merito al tracciato della metropolitana leggera: «Lui vuole farla passare per viale Marconi, noi non vogliamo che Monserrato venga tagliata fuori».

E, tornando, alla situazione politica interna alla sua maggioranza, chiama alla responsabilità: «Auspico che chi ci ha portati a questa impasse, si sieda a un tavolo con me e dialoghi sul da farsi. La maggioranza rimarrà questa, no ai rimpasti, no ai diktat,no agli inciuci. Per ora tengo duro e rimango, ma se sarò costretto dalle circostanze a fare certe scelte contro la mia volontà, allora tornerò a fare l’imprenditore». I malumori tra i consiglieri “ribelli” sono sorti in seguito alle dimissioni dell’assessora alle Politiche sociali Franca Cicotto. Sotto accusa da parte del sindaco sono finiti in particolar modo due consiglieri dei Riformatori, Valentina Picciau e Salvatore Zuddas, “rei” di aver fatto mancare la maggioranza. I Riformatori sono uno dei tre gruppi consiliari che sin dall’inizio hanno appoggiato Locci. Anche il capogruppo della lista civica Monserrato la tua città, Mario Argiolas, se la prende con il primo cittadino per non essere stato informato circa la decisione di dimettersi.

Da parte sua, l’opposizione richiama al senso di responsabilità e attacca: «Il sindaco dimissionario – scrive su Facebook il consigliere di Liberi e Uguali Andrea Zucca  – trova il tempo di convocare una giunta per cacciare il segretario comunale, dottoressa Pischedda, in quanto svolge il suo lavoro da super partes, ma non trova il tempo di convocare il consiglio per un bando che potrebbe regalarci due milioni di euro per lo sviluppo di Monserrato». Ora il sindaco ha poco tempo per cercare di ricucire lo strappo all’interno della maggioranza ed evitare il commissariamento.

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