Il Cagliari viene sconfitto per 2-1 dai brasiliani del Palmeiras nella finale della Scopigno Cup. Il torneo, tra i più importanti a livello internazionale per le giovanili, ha un legame speciale con Cagliari, visto che è intitolato al compianto Manlio Scopigno. L’allenatore che guidò i rossoblu allo storico scudetto del 1970. I rossoblu falliscono la possibilità di bissare il successo già centrato nel 2016.

Il Cagliari è arrivato in finale dopo aver battuto in semifinale la Roma, sconfitta per 2-1. Nel proprio girone di qualificazione, giocato a Mandas, invece i sardi hanno regolato la scuola calcio Gigi Riva (5-0) e l’Olbia (2-0). I brasiliani del Palmeiras, campioni in carica della competizione, invece hanno raggiunto la finale grazie all’1-0 sull’Atalanta.

Nella finale, con due tempi da 35 minuti, il Cagliari guidato da mister Martino Melis, nominato miglior allenatore del torneo, parte un po’ timido nonostante il 4-3-3 ordinato e votato all’attacco scelto dal tecnico rossoblu. Sulla prestazione dei sardi influisce sicuramente anche la fatica dell’incontro con la Roma. La semifinale, infatti, si è giocata in mattinata. Con il passare dei minuti però il Cagliari Under 17 cresce e al ventesimo di gioco trova il gol dell’1-0 grazie a un imperioso stacco di testa di Pici su azione di calcio d’angolo. Al 32′ però la doccia fredda. Su una punizione di Gabriel Silva il portiere rossoblu Cabras non respinge bene e Joao Cesco insacca il gol dell’1-1.

Nella ripresa il Palmeiras trova il 2-1 grazie a un taglio da attaccante vero di Gabriel Silva che poi con un pallonetto di prima intenzione anticipa Cabras e segna. La rete demoralizza i ragazzi rossoblu che faticano a dare continuità al proprio gioco. Cannas negli ultimi giri di orologio ha anche la palla del pareggio ma da solo in area tira centrale addosso al portiere brasiliano.

A mettersi in luce durante questa Scopigno Cup tra le file dei sardi sono stati su tutti Cannas e Contini. Quest’ultimo molto forte sulle punizioni anche dalla lunghissima distanza. Il Palmeiras invece è stato letteralmente trascinato da Gabriel Silva. Il giovane talento dei brasiliani ha una grande tecnica individuale e un’ottima visione di gioco.

La Scopigno Cup è una delle competizioni internazionali più importanti per i giovani under 17. Tanto che in passato al torneo dedicato a Manlio Scopigno si sono messi in luce giocatori come Fernando Torres (capocannoniere nel 2000 con l’Atletico Madrid), o Dani Parejo (miglior giocatore nel 2006 con il Real Madrid).

Mercoledì 21 ottobre 1970 potrebbe essere ricordata come la rissa del “Sant’Elia”. Un incontro, quello tra Cagliari e Atletico Madrid, iniziato sotto i migliori auspici dell’ospitalità sarda, ha ceduto poi alla tensione e alla violenza sul campo da gioco. Quando i 22 calciatori, guidati dall’arbitro Krnavek, entrano in campo lo spettacolo sugli spalti del Sant’Elia è stupendo, sono presenti oltre 55 mila spettatori, la Coppa dei Campioni, lungamente attesa dai tifosi ritorna a Cagliari dopo un mese.

Ma la festa sugli spalti non rispecchia ciò che accade sul campo, dopo pochi minuti, sotto la pessima direzione dell’arbitro cecoslovacco, Domenghini viene letteralmente abbattuto per ben 2 volte dal libero Ovejero. Da quel momento i colchoneros capiscono che il direttore di gara sembra tollerare i falli violenti e dalle tribune si assiste ad una rissa più che ad una partita. Sulle prime i rossoblù subiscono i falli violenti, Riva riceve calci e pugni, quando si decidono a reagire, più volte il gioco viene fermato per le zuffe che coinvolgono tutti, portieri esclusi.

A causa di questa condotta violenta, raramente sanzionata dall’arbitro, il primo tempo si conclude al 52° minuto. In ogni caso al 40’, dopo un primo tempo dominato dal Cagliari, Riva porta in vantaggio i suoi. Domenghini calcia una punizione perfetta dalla destra, Riva si avventa sulla palla e la schiaccia imparabilmente in rete. Festa sugli spalti, la rissa prosegue. Al 6’ della ripresa, su contropiede di Tomasini, Riva corregge un cross di testa che poi Gori ribadisce al volo in porta, 2 a 0. Scopigno sposta precauzionalmente Cera in qualità di secondo libero per meglio coprire la retroguardia rossoblù, questo però permette all’Atletico di guadagnare metri.

In ogni caso il Cagliari continua a dominare, a metà della ripresa Domenghini parte in contropiede, contrastato riesce comunque a servire Riva che, come un lampo sguscia via ai difensori e si presenta davanti a Rodri. Il portiere ha un attimo di incertezza, ma poi recupera la posizione perché Riva continua ad avanzare, quando il bolide viene liberato dal piede sinistro di “Rombo di tuono”, l’estremo difensore riesce miracolosamente a deviarlo in angolo con la punta del piede. Dall’apoteosi alla beffa, pochi minuti più tardi Garate scatta sulla fascia, giunto sul fondo sguscia via all’incerto Tomasini, Albertosi esce su di lui alla disperata, ma Garate crossa rasoterra e Luis Aragones ha gioco facile a ribadire in rete a porta vuota.

L’incontro si chiude così sul 2 a 1. La difficile gara di ritorno è prevista per il 5 novembre ed il Cagliari dovrà stare attento a non prendere reti per poter accedere ai quarti di finale. In mezzo alcuni impegni, l’incontro di campionato contro l’Inter a San Siro (ultimo canto del cigno Gigi Riva), e la partita della nazionale con l’Austria, marcatore del bomber di Leggiuno sarà un certo Norbert Hof. In quel giorno si consuma il dramma per Riva, il Cagliari senza di lui non regge soprattutto psicologicamente e da quel momento sarà notte fonda.