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Dichiaravano il falso per essere difesi gratis dall’avvocato: nei guai due cagliaritani

Guardia di Finanza Tribunale

Nell’ambito dell’azione a tutela della spesa pubblica, la Guardia di Finanza del gruppo di Cagliari ha individuato 2 soggetti che hanno dichiarato il falso per usufruire di assistenza giudiziaria gratuita nell’ambito di processi nei quali erano coinvolti.

Nella circostanza, l’azione dei finanzieri è stata orientata sul controllo delle provvidenze pubbliche di “sostegno”: è stata quindi verificata la corrispondenza tra quanto dichiarato con autocertificazione riguardo la consistenza reddituale e quanto censito dalle banche dati in uso al corpo.

L’esito di tali verifiche ha fatto emergere che i richiedenti le agevolazioni avevano falsamente attestato una situazione reddituale inferiore al reale, potendo così beneficiare degli aiuti pubblici.

Nello specifico, a Cagliari i finanzieri hanno constatato che le autocertificazioni presentate per l’ottenimento di assistenza giudiziaria gratuita non erano corrispondenti alla reale posizione reddituale e patrimoniale dei richiedenti.

Per i due soggetti che hanno presentato le false dichiarazioni è scattata una segnalazione all’autorità giudiziaria per falso in atto pubblico.

IL GRATUITO PATROCINIO

Il gratuito patrocinio è un istituto riconosciuto dall’articolo 24 della costituzione italiana a tutti i cittadini non abbienti, al fine di rendere effettivo il diritto di difesa.

Infatti, laddove un cittadino italiano sia leso nei suoi diritti, e non possa permettersi di sostenere le spese giudiziarie, lo stato assicura la professionalità di avvocati abilitati al gratuito patrocinio e provvede al pagamento delle relative spese.

È ammesso al patrocinio a spese dello stato solo colui che sia titolare di un reddito imponibile non superiore ad 11.528,41 euro; in ambito penale, il limite di reddito è elevato di 1.032,91 euro per ognuno dei familiari conviventi.

Tuttavia, il reddito da tenere presente ai fini in questione è quello complessivamente risultante dalla somma dei redditi di tutti I cittadini conviventi, che siano coniugi o familiari.

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