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Tempi duri per “Più libri”, storica libreria di via Cavour: «Internet nemico dei libri. I ragazzi sono i nuovi analfabeti»

Marco Inguggiato titolare della libreria Più libri di via Cavour a Cagliari

Marco Inguggiato titolare della libreria "Più libri" di via Cavour a Cagliari

A Cagliari i giovani leggono sempre meno e il pesante calo di vendite di libri rischia di far chiudere i battenti a tante piccole attività del settore. Marco Inguaggiato di “Più Libri”, in via Cavour, grida la sua disperazione per le vendite in profondo rosso, a causa non solo della crisi economica, ma anche per via del dominio della tecnologia che sempre più scalza al carta.

La storia della sua libreria, tra le tante attività nel cuore della Marina, è lunga quarant’anni: «Siamo la libreria più vecchia della città, l’unica specializza nella vendita di testi fuori catalogo. Abbiamo aperto nel 1978, quando ancora ci chiamavamo “Controcampo” e da allora siamo remainders». Nella via vai del centro storico, quasi è difficile notarla, ma i pochi amanti del libro rimasti la conoscono perfettamente: «Qui entrano prevalentemente adulti, più donne che uomini. Tra i generi più venduti, i classici e la narrativa resistono sicuramente e attira tanto la storia della Sardegna».

I clienti di “Più Libri” dunque sono i più attempati, ancora innamorati del cartaceo e tra questi di certo non figurano significativamente i giovani. Inguaggiato punta il dito contro quello che reputa il nemico numero uno della cultura: «La colpa è di Internet. I ragazzini sono sempre più fagocitati dai social, stanno sempre chiusi in casa e non sono propensi alla lettura». Una situazione drammatica quella che colpisce la generazione Duemila, legata al mondo virtuale e incapace di sviluppare il gusto per un qualunque genere letterario.

Se poi ci si aggiunge anche il commercio online, dal dramma si passa alla tragedia: «I pochi lettori rimasti spesso preferiscono stare seduti sulla sedia e comprare su internet, piuttosto che andare in libreria. In questo modo si ammazzano le attività come la nostra». Per Inguaggiato il futuro, come per tanti, è un grosso punto interrogativo; si resiste ad oltranza, certo, nella tiepida speranza che più avanti ci sia un’inversione di tendenza, se i genitori prendessero con i loro figli qualche importante accorgimento: «Nella mia libreria si dà molto spazio ai testi per l’infanzia. Se educhiamo i bambini, sin dalla tenera età, alla lettura, non molleranno mai il libro. Questo è un “vizio” che si prende e non si perde più».

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