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“LVTVM”, per non dimenticare il disastro del Vajont: alla Mem la presentazione del nuovo libro di Filippo Melis

Lutum presentazione libro di filippo Melis alla Mem

Filippo Melis, scrittore, poeta e linguista nato a Quartu Sant’Elena quarantuno anni fa, è uno che nonostante il tanto girovagare tra Catalogna, Inghilterra e tanti altri paesi del mondo, ha la Sardegna nel cuore e nel sangue. Da qualche anno però, ha deciso di dedicare la sua opera letteraria alla memoria e, nello specifico, alla memoria del disastro del Vajont

Lutum

Dopo “Aqua – Non ci sarà la morte”, primo libro di poesie dedicato da Filippo Melis al disastro del Vajont, che il 9 ottobre 1963 causò la morte di 1.910 persone nelle regioni montuose al confine tra Friuli e Veneto, sarà presentato venerdì 1 dicembre alle 17 alla Mem di Cagliari “LVTUM (Memoriae)”, secondo volume di poesie dedicato a una della più immani stragi occorse in Italia dal dopoguerra a oggi.

Lutum raccoglie sessantatré poesie dedicate al dopo Vajont. Lutum in latino – come spiega Filippo Melis – significa fango, melma. In senso figurato, vuol dire uomo abbietto, essere miserabile. Dall’enorme distesa di fango che occupa la piana di Longarone spuntano come per mistero le bestie umane che si accaniscono sui superstiti e i sopravvissuti annientati dal dolore. Da quella tragica notte giunge fino a noi un coro di voci che leva in alto un grido disperato di giustizia. Un libro quindi non di semplice umana compassione, ma che parla soprattutto di quello che è successo dopo il Vajont, le cui responsabilità da parte dei progettisti della diga sono state da tempo accertate dai tribunali, anche se praticamente nessuno ha pagato per quelle colpe a causa del ritardo con cui arrivarono le sentenze. Fillipo Melis in “LVTUM (Memoriae)” non ha paura di puntare il dito contro queste malefatte, che causarono la distruzione di un’intera comunità.

L’autore. Dopo essersi laureato in Lingue e Letterature straniere a Cagliari con una tesi su Kantemir (traduttore di Q. Orazio Flacco) Filippo Melis ha vissuto a Girona in Catalogna per un decennio, ed in Inghilterra per due anni. È linguista, traduttore, insegnante d’italiano, russo, catalano, spagnolo e latino. Ha lavorato come guida turistica ed è molto conosciuto nel villaggio di Torre Delle Stelle, dove da oltre un ventennio organizza tornei e manifestazioni sportive per i più piccoli, come il glorioso “Memorial Alessandro Bizzo” ed attività culturali. Ha collaborato, occupandosi prevalentemente di cultura, con Il giornale di Sardegna e con la rivista mensile Sardegna magazine. Oltre a “Aqua – Non ci sarà la morte” e “Lutum – Memoriae”, ha pubblicato un altro libro di poesie, questa volta dedicato alla sua Sardegna, tradotto anche in spagnolo dal titolo “Mare e amare – Mar y amar”.

Filippo Melis

 

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