Niente auto blu per il momento per il Sindaco Stefano Delunas. È infatti scaduto il mese scorso il contratto di leasing grazie al quale l’Amministrazione aveva in dotazione da ormai 5 anni la Bmw ibrida, ovvero elettrica e a benzina. Era arrivato il momento del riscatto, ma il primo cittadino ha scelto di destinare tali risorse ad altre spese importanti per la città.

Le casse comunali del Comune languono. I 13 milioni di tasse e tributi non pagati, evidenziate in occasione dell’approvazione dell’ultimo Bilancio Preventivo, sono solo la conferma di una situazione molto complicata, che deriva anche dai sempre minori finanziamenti garantiti dallo Stato. L’Amministrazione sta provando in tutti i modi a fronteggiare l’emergenza, con azioni forti che puntano a garantire i servizi alla cittadinanza e migliorare la città.

Tra le spese non prettamente necessarie da tagliare il Sindaco ha inserito anche l’auto blu. La vettura era infatti in dotazione al Comune di Quartu dal 2012 e veniva utilizzata da Delunas o dagli Assessori, soprattutto quando dovevano partecipare a qualche celebrazione o evento in rappresentanza del Primo Cittadino. Per partecipare alle riunioni istituzionali il primo cittadino utilizzerà un mezzo del Parco macchine già in dotazione, la Fiat Sedici già in dotazione alla Protezione Civile Comunale da diversi anni.

I soldi risparmiati per il saldo della vettura potranno essere utilizzati per altre spese utili per migliorare la città o per garantire qualche servizio in più ai cittadini. Si tratta di un risparmio annuo di circa 10 mila euro, un’economia che in questo momento per Quartu significa tanto.

«Non prenderemo un’altra auto per chissà quanto tempo – spiega il Sindaco -. All’occorrenza ne utilizzerò un’auto in dotazione per la Protezione Civile. È una decisione che rientra nella linea della sobrietà che reputo giusto intraprendere in questo momento di difficoltà per le casse comunali. In questo senso è da interpretare anche l’azzeramento delle spese di rappresentanza, provvedimento già preso da tempo. Quando la Giunta valuta giusto acquistare un omaggio floreale, ad esempio per le celebrazioni del XXV Aprile o del IV Novembre, oppure omaggiare qualche quartese illustre, si attiva una ‘colletta’ tra Assessori – prosegue Delunas -. Sono azioni che questa Amministrazione attua proprio in virtù della mancanza di risorse nelle casse comunali. Il contenimento delle spese della politica è un argomento sentito dai cittadini. In questo modo diamo il nostro contributo, accompagnandolo con altre iniziative improntate sulla sobrietà, in un momento in cui sugli enti locali si è abbattuta la mannaia dei tagli statali».

Primo tempo sontuoso del Cagliari all’Unipol Domus: ottimo approccio del match e sfiorano la rete in più occasioni, fino ai due rigori del vantaggio. La Juve si vede annullare il gol che avrebbe riaperto la sfida messo a segno da Vlahovic: bianconeri totalmente tramortiti dalla grande prestazione dei rossoblù. Fondamentali alcuni errori dei rossoblu nella ripresa per buttare al vento quanto fatto nel primo tempo. La Juve, prima con un calcio di punizione di Vlahovic e poi un autogol di Dossena, pareggia in rimonta. Nella saccoccia un solo punto per gli uomini di Ranieri e ora testa al Genoa

Primo tempo. Nei primi venti minuti è il Cagliari a rendersi pericoloso dalle parti di Szczesny. La Juve soffre davanti alla pressione dei rossoblu, spinti anche dalla Nord che non smette di cantare e incitare i suoi. Al ventinovesimo, il Cagliari è a un posso dal gol e Juve sofferente sui corner. Un minuto dopo Piccinini viene chiamato al Var: tocco di braccio di Bremer sul precedente colpo di testa di Dossena. È calcio di rigore per i sardi. Al dischetto si presenta Gaetano che non sbaglia: trenta minuti dopo il fischio d’inizio il Cagliari è in vantaggio. Cinque minuti dopo altro rigore per i rossoblu: Szczesny stende in aera Luvumbo, Piccinini indica il dischetto. si presenta Mina e non sbaglia: Cagliari 2, Juve 0. L’Unipol Domus è incontenibile, l’entusiasmo è tanto e il pubblico è davvero il dodicesimo uomo in campo.

Secondo tempo. Il Cagliari ha lo stesso atteggiamento del primo tempo: pressa e sembra voler chiudere la partita. La Juve ora sembra essere uscita dal sonno. Guadagna al sessantunesimo un calcio di punizione: Vlahovic non sbaglia, aggira la barriera con il sinistro e batte Scuffet. Il pareggio della Juve arriva all’ ottantasettesimo con un autogol di Dossena che inganna l’estremo difensore rossoblu. Piccinini concede cinque minuti di recupero.

CAGLIARI (3-4-2-1): Scuffet; Hatzidiakos (87’ Wieteska), Dossena, Mina; Nandez (78’ Viola), Sulemana (46’ Prati), Makoumbou, Augello; Gaetano (69’ Deiola), Luvumbo; Shomurodov (78’ Viola). A disposizione: Radunovic, Aresti, Lapadula, Viola, Deiola, Prati, Oristanio, Jankto, Wieteska, Zappa, Obert, Kingstone, Azzi, Di Pardo. Allenatore: Ranieri

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Weah (69’ Mckennie), Alcaraz (46’ Yildiz), Locatelli (74’ Milik), Rabiot, Cambiaso (86’ Iling Jr); Vlahovic, Chiesa. Allenatore: Massimiliano Allegri. A disposizione: Pinsoglio, Perin, Kostic, McKennie, Nicolussi, De Sciglio, Alex Sandro, Rugani, Djalo, Milik, Yildiz, Iling Jr

Arbitro: Marco Piccinini
Marcatori: Gaetano 30’, Mina 35’, Dossena 86’ (Autogol)
Ammoniti: Szczesny, Luvumbo, Weah, Bremer, Nandez