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Scuola e disabilità: l’odissea di una famiglia di Tertenia che invoca il rispetto del diritto allo studio

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«Questa scuola è di tutti ma non è per tutti». La voce che, accorata e dignitosa, si leva contro un sistema scolastico che non è in grado di garantire un diritto basilare come quello all’istruzione è quello di due genitori di Tertenia.

Sono la mamma e il  papà di un ragazzino autistico che frequenta la seconda media e che accusano il sistema  non solo di non  riuscire ad assicurare la presenza dell’insegnante di sostegno sin dall’inizio delle lezioni ma non  anche di non  riuscire a rilasciare in tempi accettabili l’autorizzazione per la psicologa esterna che segue il ragazzo sin dalla prima elementare.

“Siamo i genitori di un bambino, ormai ragazzo, con delle difficoltà che frequenta la classe seconda media. Ogni anno, all’inizio della scuola, entriamo nel panico perché dobbiamo affrontare sempre delle gravi situazioni” scrivono i due genitori che, arrivati al primo giorno di scuola carichi di buona volontà e voglia di iniziare il percorso scolastico  si sono trovati in una situazione tale che, seppur a malincuore, sono stati costretti a riprendere zaino e ragazzo e riportarlo a casa.

“Senza che lui – denunciano i familiari – abbia potuto fare ingresso in classe a causa dell’assenza dell’insegnante di sostegno”.  E questa situazione è destinata a proseguire.

“Anche se noi ci mettiamo tutta la buona volontà di questo mondo, non basta. Ed inizia quindi una vera e propria guerra. Peccato che chi ci rimetta sia sempre e solo nostro figlio. Come famiglia, abbiamo sempre collaborato con la scuola. Abbiamo dato la disponibilità, facendoci carico noi delle spese, per poter affiancare a nostro figlio una figura esterna qualificata, in attesa della nomina dell’insegnante di sostegno, in modo da poter affrontare i primi giorni di scuola, che per il nostro ragazzo sono sempre i più difficili, ma ci è stata negata quest’opportunità. Questo perché bisognerebbe prima riunire l’intero corpo docente e votare affinchè questa figura possa essere accettata da tutti loro” prosegue, implacabile la denuncia della famiglia di Tertenia.  Che ha provato a chiedere una deroga per poter far partire subito il servizio di assistenza per il loro ragazzo, inutilmente . Mentre la riunione è prevista per il prossimo 6 ottobre.

“Non chiediamo favoritismi per nessuno, noi abbiamo chiesto semplicemente ciò che è un diritto per nostro figlio.L’assenza di assistenza ha ovviamente comportato innumerevoli disagi per i quali il nostro ragazzo è dovuto restare a casa tantissimi giorni, privato della possibilità di frequentare la scuola poiché non coperto dall’insegnante di sostegno” è la loro conclusione  La scuola, per il loro figlio,  non è iniziata l’11 settembre ma alla fine del mese e con ancora tante problematiche da risolvere.

 

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