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“Abbiamo bisogno della cultura. La cultura è capacità critica”. Sergio Mattarella inaugura l’anno accademico dell’Università di Cagliari

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha partecipato questa mattina all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Cagliari a palazzo Belgrano, sede del Rettorato dell’ateneo più grande della Sardegna.

Ad accoglierlo il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru. Mattarella è arrivato in rettorato intorno alle 11.

«Quando anche solo uno studente non riesce a studiare per problemi economici – ha esordito Mattarella – siamo di fronte a un’emergenza nazionale». Un pensiero ritenuto cruciale per il capo dello Stato. «Desidero ringraziare i ricercatori per quello che fanno per l’Italia – ha poi aggiunto Mattarella -. Abbiamo molto bisogno della cultura. In una stagione storica in cui emergono tensioni e pericoli occorre il contributo della cultura per approfondire i problemi che creano tensioni e pericoli. La cultura è capacità critica, di saper ascoltare le idee altrui».

Foto Elena Schirru

«In questi giorni, ieri particolarmente – ha proseguito Mattarella riferendosi ai fatti della Catalogna – abbiamo visto che quando prevale lo scontro diviene più difficile ogni possibile soluzione. La cultura può risolvere il dialogo e portare a soluzioni condivise. È una costante questa esigenza come risultato della cultura. La cultura è veicolo di libertà che colpisce un bene indivisibile perché non può essere vissuta da soli. La libertà è tale se viene realizzata insieme alla libertà di chi è accanto a noi, vale sia per le persone, sia per gli Stati. Soltanto insieme persone e territori possono realizzarla. Insieme è il messaggio della cultura, che sa bene che non ci sono confini, né frontiere. Qui è facilmente percepibile perché territorio di incontro. Auguri all’università di Cagliari».

L’intervento di Maria Del Zompo, foto Elena Schirru

La rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo ha aperto la giornata di interventi confessando una certa emozione nel ricevere quest’anno gli onori del capo dello Stato. Internazionalizzazione, potenziamento della ricerca e diritto allo studio questi i punti affrontati da Del Zompo nel presentare l’ateneo a Mattarella. Il rettore ha presentato alla platea i risultati ottenuti negli ultimi anni dalla ricerca cagliaritana, ma ha ricordato l’importanza di supportare il diritto allo studio di tutti gli studenti, oggi non rispettato fino in fondo. «Anche quest’anno 286 studenti non riusciranno a iscriversi all’università per questioni economiche», ha ricordato Del Zompo che ha però ringraziato gli amministratori locali e regionali per essersi fatti sentire in tutte le sedi cercando di garantire equità alla distribuzione delle risorse. Ma, oltre alla ricerca, è l’internazionalizzazione uno dei maggiori orgogli dell’Università cagliaritana, cresciuta sia in uscita, sia in entrata, con l’arrivo di molti affermati docenti soprattutto dall’estero.

La senatrice Elena Cattaneo, foto Elena Schirru

Presente anche la senatrice a vita Elena Cattaneo, invitata dal rettore Del Zompo. La famosa ricercatrice ha parlato del ruolo dell’Università nel mondo di oggi. «Cosa vuol dire studiare le cose che nessuno conosce? – si chiede la senatrice – È difficile, soprattutto quando si sbaglia, quando la strada che un ricercatore ha scelto non è quella giusta. Ma anche il fallimento è assolutamente formativo soprattutto quando avviene in squadra. “Dobbiamo scrollarci di dosso il fallimento come acqua sulle ali di un’anatra” diceva la Montalcini. In questo spazio straordinario della conoscenza la cosa più importante è la libertà. Ecco quello che è importante nella ricerca è garantire la libertà, libertà di scegliere cosa studiare, come per esempio l’organizzazione sociale delle formiche. Rivendicare questa libertà non è sempre facile, come ha fatto il ricercatore Roberto Defez quando ha dimostrato che gli OGM non fanno male a nessuno e non si possono vietare». Parlando di questo, Elena Cattaneo ha voluto ricordare infine Giulio Regeni e al tragico significato che ha assunto per lui la parola libertà.

Infine gli studenti, rappresentati dal membro del Consiglio di Ateneo Roberto Vacca, hanno lanciato un monito al capo dello Stato, sulla difficile condizione degli studenti cagliaritani. «In Italia è in corso un processo di riforma che mina profondamente la garanzia delle risorse che dovrebbero essere garantite dallo Stato, un processo portato avanti da tutte le forze politiche in campo e che non condividiamo». 

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