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Truffe, furti e attività illegali: sgominata dalla Polizia una banda di ‘caminanti’ con base in un campo nomadi a Settimo

Furti, attività illegali, truffe domestiche agli anziani e “dello specchietto”. La Polizia di Stato, attraverso gli agenti della Divisione Anticrimine della Questura di Cagliari, ha smantellato una banda criminale che negli ultimi mesi aveva fatto registrare in tutto il territorio della provincia di Cagliari un aumento esponenziale di questo tipo di reati. Molti infatti, secondo la DA di Cagliari sarebbero opera di una banda di “caminanti”, un gruppo nomade originario di Sicilia e Calabria, che aveva messo su un campo abusivo lungo la bretella che collega la strada provinciale 387 con la zona industriale di Settimo San Pietro.

Individuato il campo nomadi (in cui c’erano 16 veicoli tra autocaravan, caravan e auto) gli agenti hanno identificato 14 adulti e 9 minori. A una donna sono stati notificati due decreti di rimpatrio al comune di residenza (provincia di Catania) emessi nel giugno 2017 dal questore di Sassari. Un’altra donna e a un uomo sono invece stati denunciati per non aver ottemperato al decreto di rimpatrio emesso sempre dal questore di Sassari a fine giugno. A una coppia di coniugi presente tra le persone identificate erano già stati confiscati nel maggio 2013 e nel settembre 2015 beni mobili e immobili del valore di circa 3 milioni di euro, di cui 1,3 milioni in contanti. per queste misure erano stati anche sottoposti a misure di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Una volta estinta la misura preventiva, i due sono tornati in provincia di Cagliari.

L’uomo, denominato “Il Re” e il parente, durante il controllo di questi giorni, stavano occupando dei lussuosi camper, uno dei quali intestato ad un pluripregiudicato palesemente “indigente” . Quasi tutti gli altri adulti controllati sono risultati già destinatari di provvedimenti di allontanamento da parte del Questore di Sassari. Non è stato invece trovato un componente del gruppo (un 25enne originario della Calabria) che risulta aver commesso negli ultimi tempi alcuni tentativi di truffa. Anche lui è destinatario di un provvedimento di Rimpatrio e di confisca di beni e sorveglianza speciale, per la quale sono scaduti i termini, consentendogli di circolare liberamente. 

Tra le truffe commesse da questo gruppo oltre ad episodi a danno di anziani è emersa la famosa truffa dello “specchietto”. Le truffe più ricorrenti in abitazione ai danni di anziani iniziano sempre con una scusa per entrare in casa: controllo del gas, lettura della luce, consegna di un pacco o, addirittura finti appartenenti alle forze dell’ordine. In strada gli anziani vengono avvicinati vicino alle banche o agli uffici postali dopo aver ritirato denaro oppure vicino casa da sconosciuti “conoscenti” di vecchia data che con modi gentili si fanno invitare a casa per svuotarla di gioielli e oggetti preziosi. 

La truffa “dello specchietto” sostanzialmente il  truffatore, che solitamente ha un complice afferra lo specchietto della sua automobile frantuma il vetro parcheggiando in una strada stretta o nei pressi di un incrocio confuso.Il suo complice individuerà la possibile vittima, che appena passerà in auto accanto alla macchina del truffatore sarà colpita con un oggetto in grado di provocare un forte rumore. La vittima crederà di aver urtato inavvertitamente lo specchietto dell’automobile del truffatore. Con ogni probabilità la vittima insisterà per fare la constatazione amichevole dell’incidente stradale, mentre il truffatore cercherà in tutte le maniere di evitarlo, convincendo l’altra persona ad evitare di fare la denuncia. Per difendersi dalla truffa contattare immediatamente le forze dell’ordine, rimanendo per sicurezza chiusi in auto, e prendere la targa della macchina del truffatore, che in tali casi si allontanerà repentinamente.

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