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Pastori in moto: su due ruote verso gli ovili! L’idea innovativa per far conoscere la Sardegna in tutta la sua autenticità

Pastori in moto

Pastori in moto

«Mira alla luna, male che vada arriverai alle stelle», così recita una delle frasi più citate quando si parla di ambizione, di Les Brown. Perché l’ambizione è un importante motore che ti spinge a realizzare i sogni, nonostante le circostanze avverse e le difficoltà che si dovranno affrontare lungo il cammino.

Parlando con Nicola Igor Pusceddu e Giuseppe Tuveri, due ragazzi sardi, 28 e 32 anni,  fondatori di “Pastori in moto“, non si può che percepire l’ambizione che ha animato il loro progetto, oltre alla passione in comune che gli ha permesso di realizzarlo, ovvero quella per le moto e per la loro isola: la Sardegna. In un momento storico dove i giovani per ovviare al problema della disoccupazione sono spesso costretti a recarsi all’estero, Nicola e Giuseppe hanno deciso di restare e di investire nel patrimonio culturale, paesaggistico e enogastronomico sardo, promuovendone e valorizzandone gli aspetti più caratteristici.

Gli itinerari di Pastori in moto

Il loro motto, che riassume in sé la natura dell’impresa, è: “In moto verso gli ovili!”, infatti, il loro sito web offre la possibilità di organizzare tour in moto, ma non si tratta del solito moto raduno, anzi, tutt’altro.  Grazie a  ben più di 40 itinerari tematici, che guideranno l’utente-motociclista nel suo viaggio alla scoperta della Sardegna, personalizzabili in  in base alle sue esigenze, il turista potrà scegliere se svolgere il percorso in totale autonomia oppure di avvalersi della compagnia e dell’esperienza di Nicola e Giuseppe. Infatti, i due soci, oltre ad aver testato precedentemente tutti gli itinerari, sapranno fare vivere a chi decide di intraprendere il tour, le esperienze più veraci tipicamente sarde, come, appunto, la visita negli ovili oppure la raccolta degli ulivi o delle mandorle.

Gli itinerari di Pastori in moto.

«L’utente è molto contento perché viene a contatto con una realtà che non vive sempre» racconta Nicola mentre spiega il coinvolgimento dei turisti nelle attività proposte e ribadisce la loro missione parlando di «valorizzazione del territorio sardo a 360 gradi». Inoltre, sia Nicola che Giuseppe ci tengono a sottolineare che pastori in moto mira a essere più di un semplice tour, infatti, loro garantiscono all’utente un percorso di qualità: oltre a segnalare i siti culturali di interesse presenti negli itinerari, i motociclisti mangeranno e alloggeranno in locali bike friendly, precedentemente approvati da Pastori in moto. Inoltre, la start-up mira ad essere una rete che metta in connessione, oltre locali, ristoratori, etc. anche guide turistiche che possano spiegare a dovere i beni culturali presenti negli itinerari.

Ci sarebbe ancora tanto da dire riguardo questo progetto, ma non si vuole svelare ai futuri motociclisti che sognano di visitare la Sardegna su due ruote, tutte le attività che sono previste per loro. Sicuramente si può sperare che l’iniziativa vada avanti e che possa raggiungere il proprio obiettivo, cioè, come sottolinea Giuseppe: «Fare della Sardegna un punto di riferimento per motociclisti, moto-turisti e non solo».

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