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Accadde oggi. Cinque anni fa l’inaugurazione di “Is Arenas”, lo stadio dalla vita breve

(Articolo di Mario Fadda).

Domenica 10 settembre il Cagliari Calcio potrà finalmente inaugurare il suo stadio provvisorio, la “Sardegna Arena“. Questo rappresenta solo il primo tassello del progetto di patron Giulini, in attesa della costruzione dell’impianto definitivo.

Eppure pare una storia già vista. Il 2 settembre del 2012, esattamente 5 anni fa, i rossoblù di Cellino, ormai nel periodo crepuscolare dei suoi tre lustri di presidenza,  inaugurava il nuovo provvisorio impianto di “Is Arenas”, in territorio di Quartu Sant’Elena. Lo stadio era stato costruito a tappe forzate, l’inaugurazione infatti si pensava dovesse avvenire in autunno inoltrato. Il presidente Cellino, volendo evitare di disputare un’ulteriore spezzone di campionato lontano da Cagliari, cercò di abbreviare più possibile i tempi.

In questo modo la gara del 2 settembre, contro l’Atalanta, valevole per la seconda giornata di campionato, poté disputarsi ad “Is Arenas”, sebbene gli organi federali avessero disposto che dovesse esser giocata a porte chiuse. I tifosi in ogni caso si radunarono all’esterno dell’impianto e da lì cercarono di sostenere i rossoblù, che al termine dei 90 minuti pareggiarono con i bergamaschi col risultato di 1 a 1. Lo svedese Albin Ekdal, al 91° minuto di gioco, realizzò la prima storica rete di un calciatore rossoblu, pareggiando la rete siglata all’81° da Denis.

Durante quel primo incontro lo stadio si presentava ancora incompleto, si pensi che gli stessi spogliatoi vennero ospitati all’interno dell’adiacente palazzetto dello sport di via Beethoven. La stagione per il Cagliari ed il nuovo impianto fu molto travagliata, il 23 settembre avrebbe dovuto svolgersi l’incontro con la Roma. Il prefetto impose ancora la gara a porte chiuse, non dello stesso avviso fu Cellino che invitò i tifosi ad assistere alla gara. Si giunse quindi al rinvio ed alla successiva vittoria a tavolino per la Roma.
Sotto Natale altra grana gravitò attorno all’incontro con la Juventus, un primo parere negativo del sindaco Contini portò all’assegnazione del “Tardini” di Parma come stadio interno del Cagliari per quella domenica. A nulla valse il ripensamento del primo cittadino quartese, le polemiche tra i vertici cagliaritani e juventini furono molto aspre. Intanto il mese precedente si era giunti all’apertura totale dell’impianto, che nell’incontro con il Napoli registrò oltre 16 mila spettatori, su una capienza massima di 16.500. Nel febbraio successivo Massimo Cellino e lo stesso Contini vennero tradotti in carcere, come misura cautelare, per un’inchiesta partita intorno ai lavori di rifacimento di “Is Arenas”.

A fine febbraio lo stadio venne ritenuto nuovamente inagibile ed una parte degli incontri vennero disputati a porte chiuse, mentre le restanti partite si giocarono al “Nereo Rocco” di Trieste. Nella tarda primavera 2013 Cellino giunse alla decisione di abbandonare lo stadio e di tornare al “Sant’Elia”, con il termine della stagione successiva chiuse anche la sua epoca cedendo il suo pacchetto azionario a Tommaso Giulini. Ora finalmente può iniziare l’era, a tempo determinato, della “Sardegna Arena”, al quale auguriamo maggior fortuna rispetto a “Is Arenas”.

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