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I pastori scendono di nuovo in piazza. Il corteo questa mattina a Cagliari

Un giovane suonatore di tamburo, Filippo, di Sanluri, apre il corteo

I pastori sardi sono scesi di nuovo in piazza a Cagliari con un corteo, partito da piazza Marco Polo che sta arrivando davanti al Consiglio regionale in via Roma, blindato e presidiato in vista della manifestazione. Con loro hanno marciato anche contadini, artigiani, operai, studenti e amministratori locali. Un migliaio di persone pronto a chiedere alla Regione un intervento urgente per la difesa del patrimonio zootecnico della Sardegna. In particolare, c’è ancora da risolvere la questione del prezzo del latte che oggi oscilla da  0,50 a 0,60 centesimi al litro, un prezzo che secondo il Movimento dei pastori sardi, che guida la protesta, sarebbe molto al di sotto dei costi di produzione.

Ma le ragioni della protesta si sono fatte più vive anche a seguito degli incendi che hanno colpito la Sardegna nei giorni scorsi e che distrutto diverse aziende agricole, mettendo in ginocchio famiglie e lavoratori del comparto. «Le campagne stanno vivendo una crisi drammatica che rischia di travolgere l’economia e la vita sociale delle aree interne della Sardegna – si legge in una nota del Movimento – già oggi investite dalla crisi economica e demografica. La crisi dell’allevamento ovino è determinata da due fattori principali: la crisi del prezzo del latte, crollato del 50% nel giro di due anni e il crollo del 40% del valore delle carni. Le calamità naturali stanno facendo il resto. La siccità ha messo in ginocchio tutte le aziende della Sardegna e gli incendi che devastano le campagne oggi mettono in pericolo uomini e animali».

Tante le richieste. Dal risarcimento dei danni causati dalle calamità naturali, blocco immediato delle cambiali agricole, all‘interruzione dei procedimenti di Equitalia, l’azzeramento dei pagamenti INPS fino alla liquidazione delle pratiche relative al Piano di Sviluppo Rurale (Psr) e l’anticipazione al mese di settembre- ottobre del pagamento delle nuove pratiche relative al Psr e alla Politica Agricola Comunitaria (Pac).

«Chiederemo due incontri separati – ha dichiarato all’ANSA il leader di Mps Felice Floris – uno con i rappresentanti del Consiglio regionale e uno con la Giunta». Stanno partecipando alla marcia anche alcuni esponenti di Sardigna Natzione, Sardigna Libera, Liberu e Rossomori e alcuni sindaci con la fascia tricolore insieme al presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana.

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