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Europei Under 21, l’Italia punta al titolo. Murru torna a casa per infortunio, Cragno porterà i colori rossoblù in Polonia

Venerdì 16 giugno scatta ufficialmente la competizione europea di calcio che vedrà affrontarsi i talenti under 21. Arena di incontro-scontro sarà la Polonia, in grado ospitare tre gruppi da quattro squadre ciascuna dove avverrà la bagarre per i posti che contano verso i quarti di finale. Un torneo complesso che vedrà l’Italia debuttare il 18 giugno contro la Danimarca allo Stadion Cracovii, impianto ricostruito nel 2010 a un chilometro dallo splendido centro storico di Cracovia. Un debutto già decisivo poiché sarà l’ago della bilancia di un gruppo, quello C, che comprende anche la Germania e la Repubblica Ceca.

Battesimo di fuoco, molto atteso anche per definire la consistenza di quella che viene definita “la nazionale under 21 più forte di sempre“. Una definizione pesante, coniata dal presidente Tavecchio e sostenuta a gran voce dai vertici di FIGC e LEGA, dai giornali e dai siti di tutta la penisola. I giocatori a disposizione del ct Luigi “Gigi” Di Biagio sono una sfilza di possibili campioni di domani: Benassi del Torino sarà il capitano, Donnarumma del Milan chiuderà i pali, la difesa sarà dominata da Caldara dell’Atalanta e da Rugani della Juventus. A centrocampo ci saranno le giocate di Gagliardini dell’Inter e Locatelli del Milan mentre l’attacco promette scintille con Berardi, Chiesa, Petagna e Bernardeschi. La critica estera ha elogiato la crescita dei giovani italiani, la fiducia data dalle squadre di medio lignaggio col lancio di una gold generation che mette alte speranze per l’Italia maggiore del futuro. Questa formazione, poi, si presenta ai nastri di partenza dopo aver disputato un ottimo percorso di qualificazione (sette vittorie e tre pareggi in 10 partite), ma anche dopo aver sofferto tremendamente in amichevole complici gli stop con Spagna e Inghilterra. In sette giorni il trend dovrà chiaramente cambiare, a partire dalla Danimarca con la quale gli azzurri hanno pareggiato a novembre.

Nel gruppo che darà l’assalto al titolo non ci sarà il terzino del Cagliari Nicola Murru: il giocatore ha riportato una lesione muscolare alla coscia destra in allenamento ed ha dovuto salutare i compagni per far ritorno in Sardegna. Una vera disdetta per il ragazzo che sognava da tempo questa opportunità e che si stava giocando il posto da titolare con Antonio Barreca, attualmente al Torino ma due anni fa tra le file dei rossoblù. Dovrà iniziare le vacanze in anticipo guardando l’Italia in tv e pensando alla sfortuna del caso. Per lui appuntamento a Pejo a metà luglio per iniziare il ritiro col Cagliari agli ordini di Massimo Rastelli. Nel paesino sito in Trentino ci sarà anche Alessio Cragno, convocato anche lui con la nazionale italiana per gli europei in Polonia. Per lui le previsioni sono tutt’altro che rosee poiché nel giro di poco tempo è scalato dall’essere il portiere titolare a terzo. Questo non solo per un piccolo infortunio che convinse lo scorso marzo il ct Di Biagio a sperimentare Simone Scuffet al suo posto, ma anche a causa della chiamata straordinaria di Donnarumma che si è preso da subito la maglia numero 1. Non sarà la situazione sognata alla vigilia, ma Cragno potrà comunque farsi trovare pronto alla bisogna dopo la lunga cavalcata verso la A ottenuta col Benevento. Dalla prossima stagione deciderà di iscriversi tra i papabili ai mondiali di Russia 2018 e lo farà difendendo la porta del Cagliari in una nuova stagione di serie A.

Convocati anche due ex rossoblù in rosa: Antonio Barreca che avrà le porte spalancate dall’infortunio di Murru per galoppare sulla fascia sinistra dopo aver prodotto una bella stagione col Torino, valorizzato dalla fiducia di Sinisa Mihajlovic. Dovrà chiaramente guardarsi le spalle dato che talvolta Di Biagio ha mostrato di preferirgli persino il centrale difensivo del Crotone Alex Ferrari; simile a quello di Cragno il discorso su Alberto Cerri, visto anch’egli due anni fa nel Cagliari, e autentico trascinatore della nazionale (assieme a Berardi) alla qualificazione europea. Nel giro di poco tempo si è visto superato dalla prima punta dell’Atalanta Petagna, chiamato a gran voce per rendere più competitiva la nazionale azzurra. Si giocherà comunque le sue chance per partire titolare, dovuto anche alla maggiore qualità di alchimia con le mezze punte previste, ovvero Berardi e Bernardeschi.

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