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Quartucciu si risveglia con il suo nuovo primo cittadino: è Pietro Pisu, a capo della lista “Impegno e Rinnovamento”

All’indomani dal voto per le elezioni amministrative, il Comune di Quartucciu si risveglia con il suo nuovo primo cittadino. A guidare il paese per i prossimi 5 anni è Pietro Pisu, 53 anni, impiegato aeroportuale. Il neosindaco – a capo della lista civica “Impegno e Rinnovamento” – è stato scelto da 2040 elettori e ha staccato nettamente i suoi avversari, Antonio Piras e Damiano Paolucci, che hanno ottenuto rispettivamente 1619 voti e 1453.

Dopo la notte passata in attesa del risultato e la stanchezza per la battaglia elettorale, arriva la vittoria con grande gioia e soddisfazione. ‹‹Siamo riusciti, con un lavoro di squadra, a mettere in piedi una lista importante – ci dice – l’abbiamo costruita non in due giorni, ma con un percorso che arriva da più lontano. Da circa un anno abbiamo messo in piedi questo progetto, lo abbiamo affinato nel corso di questi mesi, fino a quando non abbiamo creato la lista che volevamo››. Una compagine molto coesa e un giusto mix di esperienza politica e professionalità cittadine, apprezzate non solo in campo locale, ma anche regionale. Un grande ringraziamento per questa vittoria va quindi, oltre ai suoi sostenitori, anche suoi compagni di lista. ‹‹Sono stati veramente eccezionali, con loro abbiamo battuto il territorio in lungo e in largo, incontrando le associazioni, i singoli cittadini e le famiglie. Questo è stato l’elemento premiante che ci ha portato alla vittoria in questa competizione elettorale›› afferma convinto Pietro Pisu. Un altro pensiero va anche a tutto lo staff e ai ragazzi che hanno lavorato egregiamente in questi mesi.

Pietro Pisu, Sindaco di Quartucciu.

Stanco, sì, ma altrettanto carico e prontissimo alla vera sfida: amministrare il paese nei prossimi cinque anni. ‹‹È una sfida molto difficile, ma noi l’affronteremo con il pugno giusto, consapevoli del fatto che abbiamo gli uomini, le idee e le motivazioni giuste per poter riuscire››  afferma.

Tuttavia, nel centro alle porte di Cagliari  di 13mila abitanti  l’astensionismo si è rivelato altissimo: solo il 47 percento degli elettori si è presentato alle urne. ‹‹Questo è un problema che ha smorzato la gioia della vittoria elettorale, perché credo che una città come Quartucciu che si presenta al voto con la metà dei suoi elettori sia un grandissimo problema che deve farci riflettere››. Per il neosindaco, la scarsa affluenza non è certamente dipesa dalla bellissima giornata di ieri, ma da temi ben più gravi, quali la disaffezione per la politica e le istituzioni, la sfiducia e il distacco generali, riscontrati anche durante la campagna elettorale. ‹‹Credo che cinque anni di immobilismo abbiano disilluso parecchio gli elettori, questo è un aspetto che dobbiamo assolutamente considerare e rendere prioritario anche nella nostra azione amministrativa – ci spiega – affinché la gente si senta partecipe anche del nostro progetto››. Pisu promette un impegno costante e immediato, votato ad attirare la partecipazione di tutti. ‹‹Saremo aperti a qualsiasi suggerimento che i cittadini ci vorranno dare, perché abbiamo bisogno di sentirli vicino e insieme di amministrare la nostra città, ovviamente dando subito risposte perché il paese ha necessità assoluta››.

Una gioia a metà, quindi, ma l’entusiasmo non manca. Il neosindaco ci tiene, inoltre, a ringraziare tutti i suoi concittadini, sia quelli che lo hanno votato, sia coloro che hanno deciso per un’altra scelta ‹‹perché la partecipazione democratica, anche quando non si condivide un progetto, è sempre un motivo di vanto e di orgoglio per chi si accinge a guidare una collettività››.

Dopo la soddisfazione per la vittoria e i dovuti ringraziamenti, subito all’opera: priorità assoluta alla ricostruzione di quell’unione tra Amministrazione e cittadini che da tempo latita, e all’associazionismo, fiore all’occhiello della comunità, che in questi anni è stato completamente abbandonato. ‹‹Sarà nostra priorità ravvivare il potenziale che Quartucciu ha sotto l’aspetto dell’aggregazione e del fare comunità – sostiene – rimotivare i cittadini alla vita collettiva della città: questo è quello che vogliamo fare›› conclude.

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