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Quartucciu si prepara al voto: una chiacchierata con Pisu, Piras e Paolucci, candidati sindaco alle elezioni comunali 2017

A una manciata di giorni dal voto per le elezioni amministrative, previste per il prossimo 11 giugno, a Quartucciu oramai la campagna elettorale è entrata nel vivo: sono tre i candidati che si sfideranno per guidare il Comune nei prossimi cinque anni, tutti a capo di liste civiche. A scendere in campo sono Damiano Paolucci -48 anni, ex assessore alla Cultura della giunta di Carlo Murru e segretario cittadino di Fratelli d’Italia -, Pietro Pisu – 53 anni, ex consigliere di minoranza nella legislatura di Pierpaolo Fois – e Antonio Piras – 63 anni, libero professionista ed ex consigliere di maggioranza della giunta Murru.

Li abbiamo incontrati per meglio comprendere in che modo affronteranno le tematiche più calde che condizionano la realtà di Quartucciu, tra cui lavoro, urbanistica, commercio, giovani e sociale.

Lavoro

Sul tema lavoro le idee sono chiare: la priorità è quella di generare occupazione, ma le soluzioni proposte divergono. I tre candidati, invece, concordano sulla necessità di rivisitare il Piano quadro della zona industriale, un’area morta, bloccata ormai da tempo, in cui i servizi latitano. L’idea comune è quella di farla ripartire per stimolare la nascita di nuove attività.

Pietro Pisu – a capo della lista civica “Impegno e Rinnovamento” – ci dice che si attiveranno per creare uno sportello per l’imprenditoria, in primis per quella giovanile, in quanto esiste uno scollamento tra l’amministrazione e il cittadino. «Noi faremo da tramite per tutte le forze in campo, tra cui sindacati, imprese e associazioni di categoria, e saremo un volano per trovare quelle sinergie che ci permettano di realizzare i progetti virtuosi dei nostri concittadini», spiega, sostenendo che mediante la razionalizzazione della spesa corrente sia possibile creare dei presupposti fruibili anche dalle categorie meno abbienti.

Pietro Pisu, candidato sindaco “Impegno e Rinnovamento”.

Per Antonio Piras – a capo della lista civica “Insieme per Quartucciu“– il lavoro è un tema dolente per la comunità. «Bisogna concentrare gli sforzi, sfruttando i finanziamenti regionali ed europei, in modo da favorire le attività produttive che sono sul campo e incrementare così la loro capacità lavorativa», ci dice, convinto che altre opportunità lavorative giungeranno grazie al ripristino del Piano di risanamento urbanistico.

Antonio Piras, candidato sindaco “Insieme per Quartucciu”.

Per Damiano Paolucci – a capo delle lista civica “Quartucciu Riparte” – occorre stimolare il sistema mediante informazioni, bandi, gare e agevolazioni per lo sviluppo dell’attività d’impresa. «Credo che se non si favoriscono le attività commerciali e le piccole e medie imprese, non si potrà mai parlare di sviluppo del lavoro – afferma – intendiamo anche rivedere la convenzione con il centro commerciale “Le Vele”, perché da risorsa sta diventando un vero e proprio mostro, secondo noi la convenzione non viene rispettata e chiederemo la chiusura domenicale».

Damiano Paolucci, candidato sindaco “Quartucciu Riparte”

Sotto il profilo dell’urbanistica, il candidato Piras non ha dubbi. «Riadattare il Piano di risanamento urbanistico e far smuovere la zona industriale sono le due priorità per dare risposte concrete e per far ripartire l’economia del paese», afferma, prendendo le distanze dalla linea amministrativa seguita fino ad ora. ‹‹Non esiste in Sardegna un altro paese dove è stato fatto andare in perenzione il Piano di risanamento urbanistico: un piano di interesse pubblico mai e poi mai può andare in perenzione – ci dice – magari può essere aggiornato, può essere integrato, ma, considerando il fatto che esistono delle abitazioni ormai sanate, mandare in perenzione questo piano significa resettare completamente tutto››.

Anche per il candidato Paolucci l’approvazione del Piano di risanamento urbanistico è l’obiettivo fondamentale. ‹‹Risolverebbe il problema di tante lottizzazioni create che sono rimaste senza strade d’accesso: questa è una vergogna – sostiene – in 35 anni di autonomia, Quartucciu non ha una lottizzazione chiusa e i luoghi sono stati gestiti in modo improvvisato››. Un altro punto cruciale del suo programma riguarda l’approvazione del Piano particolareggiato del centro di Sant’Isidoro, al fine di riportarlo ai fasti di un tempo.

Il candidato Pisu scommette sulla riqualificazione dei quartieri e delle aree verdi circostanti: ‹‹È fondamentale dare corpo all’aspetto della fruibilità del territorio. Ad esempio, i quartieri “Giardini” e “Freccia Verde” sono un tema spinoso: sono in difficoltà in termini di accesso, viabilità e sistemazione del verde urbano, per problemi con le cooperative che non hanno ultimato i lavori di urbanizzazione primaria››, afferma. ‹‹Il problema è che la gente è disamorata dell’amministrazione – ci dice – e noi abbiamo strutturato la nostra lista, affinché ci siano rappresentanti qualificati e competenti che vivono in questi quartieri e che ben conoscono tali problematiche››.

Commercio

Paolucci pone in primo piano l’approvazione di un nuovo regolamento per l’occupazione del suolo pubblico. ‹‹Quello in vigore è molto contorto e prevede degli importi troppo elevati che non permettono alle piccole realtà commerciali di potersi sviluppare››, afferma. Oltre a ciò, l’intento è anche quello di rivedere la tassazione, come la TARI. ‹‹Sulle attività artigianali, commerciali e industriali è troppo elevata e non si è tenuto conto che, nel tempo, queste attività sono diminuite›› – sottolinea.

Per Pisu il centro storico commerciale naturale è il fulcro del commercio locale. ‹‹Abbiamo una miriade di piccole attività legate al micro-commercio – sostiene – se mettiamo in piedi le condizioni, ci sarà la possibilità di fare sinergia affinché ci si possa  anche consorziare sotto questo profilo››.

Per il candidato Piras il commercio è una questione cruciale. ‹‹Dal paese si è spostato nei centri commerciali. Ci sono molte cose da fare e bisognerebbe anche cambiare il volto della nostra via principale – ci spiega – occorre rivitalizzare quelle piccole entità che ancora ci sono e far rivivere il nostro centro storico, affinché anche loro non scompaiano. Non bisogna mai dimenticare da dove proveniamo››.

Giovani

Pisu mira a rivitalizzare la socialità dei ragazzi all’interno dei quartieri, favorendo l’aggregazione sociale, l’incentivazione allo sport e affidandosi al grande lavoro che dovrà svolgere l’istituzione scuola. ‹‹Abbiamo in lista esponenti del mondo scolastico che conoscono benissimo le tematiche scolastiche come la disaggregazione tra la scuola e la famiglia. Quest’ultima, infatti, fruisce delle bontà che la scuola porta avanti e delle criticità che l’amministrazione non sposa quando la scuola, invece, progetta››.

Per Paolucci un aspetto fondamentale riguarda il coinvolgimento delle parrocchie. Supportare le loro attività ricreative, dotandole anche di strutture adeguate come gli oratori, è un punto sul quale non transige. ‹‹Dobbiamo fare un lavoro sui ragazzi che li faccia crescere in una determinata maniera e in una determinata cultura›› – sostiene – ‹‹troppi giovani sono sbandati, si stanno avvicinando alla droga, abbiamo la necessità di fare un lavoro di prevenzione e questo può avvenire solo coinvolgendoli in queste attività››.

Piras è convinto sulla necessità di sostenere e dare sfogo alle associazioni culturali, sportive e di volontariato che, pur presenti sul territorio, non possiedono una collocazione vera e propria. ‹‹Dare loro un sito, attingendo dalle innumerevoli strutture pubbliche che il Comune possiede, e incrementandole anche con lo sport, sono dei modi per farle rivivere e per attirare la partecipazione dei giovani – afferma – ci sono dei luoghi dove la socialità dei ragazzi manca,vedi l’abbandono, i centri culturali esistono, ma non vivono, e tutto questo sicuramente deve essere valorizzato››.

Sociale

Un tema che è uno dei primi punti nel programma proposto da Antonio Piras, con particolare riguardo per le fasce più deboli. ‹‹Applicheremo il reddito di inserimento sociale – ci spiega – Il cittadino si sentirà in dovere di restituire un qualcosa alla comunità e sarà incluso, in base alle sue capacità, in appositi progetti. Un modo per conservare la dignità e per farlo sentire partecipe dell’attività collettiva››.

Per Pisu, invece, la priorità consiste nel riappropriarsi del grande patrimonio immobiliare del Comune, per il quale non è stato fatto alcun intervento di manutenzione, e restituirlo alla cittadinanza. ‹‹Il Comune dovrà renderli agibili e metterli subito a disposizione dell’associazionismo culturale, dello sport, della famiglia, affidandoli a soggetti che ne trarranno benefici sotto il profilo sociale – afferma – e faremo le consulte con gli attori dell’associazionismo in generale, affinché l’Amministrazione sia sempre parte in causa e abbia un referente diretto››. Per i più deboli è previsto il “baratto amministrativo”, uno strumento volto a preservare la dignità umana in quanto ‹‹offre al soggetto che ne fruisce la possibilità di contribuire attraverso lo scambio lavorativo›› – spiega Pisu.

Al centro del programma per il sociale di Paolucci ci sono la scuola e le associazioni sportive e culturali di volontariato. ‹‹Dobbiamo fare soprattutto un lavoro culturale e riuscire a coinvolgere specialmente i ragazzi nelle attività extrascolastiche, ma anche in quelle proposte dalla scuola – ci dice – dobbiamo dare il massimo affinché l’offerta sia ampia e i giovani possano scegliere di svolgere queste attività nel nostro territorio e non siano costretti a rivolgersi altrove››. L’intento è anche quello di creare una rete tra la scuola, le associazioni culturali e sportive affinché, attraverso l’Amministrazione comunale, siano collaborative le une con le altre e possano includere nelle loro attività anche le fasce più deboli.

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