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La veterinaria risponde. I benefici dell’equitazione: quando e come iniziare?

Tutti gli sport, è innegabile, hanno degli effetti benefici sul fisico e sullo stato d’animo di chi li pratica, a prescindere dall’età. È altrettanto innegabile che l’equitazione sia l’unico sport in cui, non solo si apprende una tecnica e una disciplina sportiva, ma si costruisce una vera e complessa relazione con un animale. I benefici di ciò sono innumerevoli e maggiormente rilevanti nell’età della formazione e dello sviluppo caratteriale, ovvero durante l’infanzia e l’adolescenza.

Entrare in sintonia con una creatura che respira, mangia, pensa, e non solo con uno strumento inerte aggiunge all’equitazione un plusvalore affettivo ed emozionale fondamentale, oltre che, quando condotto da esperti della materia, terapeutico nei confronti di innumerevoli disturbi psico-fisici. Chi pratica l’equitazione ha modo di apprendere il valore dell’amore e del rispetto per gli animali, abbandona la paura e la diffidenza per un essere tanto imponente, ma anzi impara a muoversi con confidenza attorno ad esso, e a conoscerne debolezze, capricci e sentimenti.

Tutto ciò non può che rafforzare la fiducia in se stessi, la pazienza, la responsabilità, l’empatia, il senso del limite e la determinazione, soprattutto se protagonisti sono i bambini.

UNO SPORT A TUTTI GLI EFFETTI. Oltre agli indubbi benefici appena citati, l’equitazione è da considerarsi, forse per alcuni inaspettatamente, uno sport completo che consente lo sviluppo armonico della muscolatura, sia della parte superiore che inferiore del corpo. Favorisce inoltre una corretta postura grazie al rafforzamento della muscolatura dorsale. Inoltre si mettono alla prova destrezza, equilibrio e leggerezza, attributi fondamentali di un cavaliere.

LA RELAZIONE CON IL CAVALLO PRIMA DI TUTTO. Specialmente se si tratta di bambini, prima di salire in sella, in una qualsiasi scuola seria di equitazione, si dovrebbe imparare a relazionarsi con il cavallo, e a prendersene cura. Accompagnato dall’istruttore e con grande prudenza, è necessario che il bimbo impari inizialmente come entrare nei box della scuderia, come avvicinarsi, accarezzare e tranquillizzare il cavallo. Si prosegue poi insegnando al bambino a condurre a mano il cavallo lungo un circuito stabilito, a mettergli e togliergli la cavezza, e a spazzolarlo. Si tratta di fasi preliminari, spesso erroneamente sottovalutate, essenziali affinchè la relazione con il cavallo sia realmente sicura e proficua.

QUANDO COMINCIARE. Un primo approccio all’equitazione, inizialmente con pony non più alti di un metro e quaranta, può avvenire già da molto piccoli, dall’età di quattro anni, prediligendo il lavoro da terra e il rafforzamento del rapporto con il cavallo, al fine di eliminare qualsiasi timore reciproco.

Per l’equitazione “vera e propria” invece si consiglia di aspettare almeno i dieci anni del bambino, principalmente per ragioni ortopediche relative allo sviluppo di anche e bacino, oltre che per non rischiare di danneggiare l’ultima parte della colonna con movimenti errati.

EVITIAMO GLI INCIDENTI. Infine, da veterinario, non posso non ricordare alcuni punti fondamentali per un corretto e sicuro approccio al cavallo:

 

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