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Sbarcati a Cagliari gli Hibakusha, i sopravvissuti giapponesi alla bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki

Un lunghissimo e commosso applauso e il suono delle launeddas stamane hanno dato il benvenuto nel sagrato della Basilica di Bonaria agli Hibakusha, i sopravvissuti giapponesi alla bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki sbarcati poche ora fa al Molo Rinascita dalla Peace Boat, la Nave della Pace.

Tre hibakusha di prima generazione, che all’epoca dei fatti erano bambini, e due di ultima generazione, che ancora oggi subiscono gli effetti delle radiazioni.

Un viaggio intorno al mondo della durata di 105 giorni per raccontare di quei tragici giorni di agosto in cui l’aeronautica militare statunitense sganciò la bomba con il pretesto di far cessare le ostilità belliche.  Un giro del mondo per chiedere a gran voce il disarmo nucleare e la pace. 

Cagliari è l’unica tappa italiana del “Global Voyage for a Nuclear-Free World” organizzato dall’Ong “Peace Boat Hibakusha Project”. 

Dopo una breve cerimonia di benvenuto alla presenza di varie associazioni, tra cui la Tavola Sarda della Pace, Emergency, ARCI e il Movimento Nonviolento Sardegna, agli Hibakusha sono stati offerti alcuni prodotti tipici sardi.

«Abbiamo continuato a soffrire per ben 72 anni sia per le discriminazioni che per i problemi di salute dovuti alle radiazioni – racconta un anziano sopravvissuto – La pace è un patrimonio mondiale comune a tutta l’umanità».

A seguire, incontro con gli studenti dell’Istituto Nautico “Buccari” e pranzo con i migranti alla Caritas. Alle 15 appuntamento con le istituzioni (Comune e Regione) e alle 16 incontro con i giornalisti alla sala Mini Max del Teatro Massimo.

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