La storia di Luisa Cabiddu e del suo sogno inizia così. Ed è una storia fatta di talento, dedizione, coraggio e tanta, tanta determinazione. Mai a 16 anni avrebbe pensato che proprio l’autore del libro che tanto l’aveva avvinta sarebbe diventato un giorno un suo collaboratore.
Totalmente affascinata dalle costruzioni e dai materiali ecosostenibili, dopo il diploma Luisa prosegue gli studi a Firenze, nell’ambito della progettazione sostenibile. Dopo la laurea, eccola partire alla volta del Giappone, dove a Tokyo condivide la sua esperienza con l’artista di fama internazionale Maria Lai e si dedica all’osservazione degli edifici del Sol Levante. Un’esperienza, questa, che sarà fondamentale per il suo futuro professionale. Pochi mesi dopo, acquista un biglietto per il di New York, dove incontra Rut Guggenheim.
Tornata nello Stivale, frequenta il corso di progettazione di interni improntato sui materiali sostenibili e conosce numerosi imprenditori e designer fiorentini che saranno per lei fonte di grande ispirazione. In questo periodo la talentuosa ogliastrina si dedica alla progettazione e nel 2008 inizia a gestire per l’austriaca Rita Schmtz una rete di b&b e case vacanze rivolti a una clientela internazionale.
Torna quindi nella sua amata Ogliastra, dove frequenta prima un corso dedicato all’imprenditoria nel settore del turismo ecosostenibile (collaborando alla realizzazione del libro “Turismo in Ogliastra e sviluppo sostenibile del Territorio” insieme a Carlo Amaduzzi) e dove poi decide di passare all’azione e di realizzare quello che da sempre è stato il suo sogno: progettare e costruire una struttura ricettiva sui generis, completamente realizzata con paglia, argilla e legno (da agricoltura biologica locale) e votata all’ecosostenibilità in toto. Lo sposalizio perfetto tra la sua passione per l’arte, il suo amore per la natura e il suo talento imprenditoriale.
Nasce così l’azienda multifunzionale della giovane ogliastrina, la prima realizzata in Sardegna con queste peculiarità e comprendente diverse aree dedicate all’attività ricettiva, alla progettazione sostenibile, ai corsi dedicati alla realizzazione di case con materiali naturali e alla fattoria didattica destinata ai più piccoli.
«In Ogliastra abbiamo costruito senza criterio, non pensando a dove volevamo arrivare e portando avanti una progettazione del territorio assolutamente disomogenea. Sono necessarie delle linee guida da adottare da parte di tutti i comuni, che diano al territorio un’identità ben percepibile e riconoscibile dal visitatore. Anche i giovani dovrebbero essere sensibilizzati in questo senso, devono capire che è importante avere la conoscenza del significato che ogni intervento nasconde. Perchè ogni interevnto mirato alla trasformazione del nostro territorio è la diretta testimonianza del lavoro degli uomini, di quello che sono e che sognano»ve
«Il mio obiettivo è quello di cambiare nel tempo l’architettura in Ogliastra, dare nuovi input al territorio, scoprire nuovi materiali e nuovi approcci, che siano poi di spunto anche per altre aziende. Mi piacerebbe, un giorno, poter coinvolgere altre strutture ricettive sotto l’egida del marchio Casa di Paglia Sardegna» conclude la Cabiddu.