Fiore sardo del Marghine: un’eccellenza regionale alle finali nazionali dei migliori formaggi italiani.

Il formaggio prodotto dal latte degli animali del Marghine parteciperà alla finale del premio nazionale Formaggi in Villa, in programma il 21 ottobre a Bergamo. Si tratta del Fiore Sardo dop, stagionato oltre i 24 mesi, prodotto dal caseificio Debbene di Salvatore Bussu, che si trova sull’altopiano di Campeda, nel territorio di Macomer.

Il premio tiene conto di autenticità e genuinità, arrivate attraverso una tutela del prodotto tipico e artigianale, realizzato esclusivamente con latte e caglio italiano. Il Fiore Sardo entra quindi nella ristretta cerchia dei più apprezzati formaggi italiani, un prodotto che, a detta degli intenditori, viene realizzato in un territorio che può vantare uno tra i foraggi migliori al Mondo. 

Parmigiano Reggiano e Grana Padano, due formaggi che non mancano mai nelle nostre tavole, anche in quelle della Sardegna, nonostante l’isola sia una terra dalla altissima produzione casearia propria. Per questo motivo la Cooperative 3A di Arborea ha deciso di lanciare la sfida ai due grandi formaggi del nord Italia con il “Gran Campidano”. Il prodotto vuole arrivare soprattutto ai sardi e sarà presentato domani in anteprima alla Fiera dell’Agricoltura di Arborea nello stand di “Latte Arborea”.

Gran Campidano grattugiato

Domani quindi i primi assaggi e poi una campagna pubblicitaria sul web. Quasi 7 mila forme del peso di 38 chili ognuna sono pronte a sbarcare sul mercato. Si tratta di un formaggio a lunga stagionatura (minimo 14 mesi), con caglio vegetale, quindi perfetto anche per i consumatori vegetariani, e senza additivi. «Fino a oggi in Sardegna – spiegano Gianfilippo Contu e Francesco Casula, presidente e direttore generale di Latte Arborea – non esisteva un’alternativa tutta sarda a Parmigiano e Grana, di solito utilizzati come formaggi da tavola e da grattugia nei condimenti. Abbiamo trasformato uno dei periodi più critici del latte vaccino a livello internazionale, quello dell’anno scorso, in un’opportunità di mercato».