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Giorno Nove. I ragazzi del camper da Marceddì a Is Aruttas passando per il Sinis: domani un’altra giornata senza meta

Giorno Nove. I ragazzi del camper da Marceddì a Is Aruttas passando per il Sinis: domani un’altra giornata senza meta.

Come anticipato ieri, abbiamo deciso di stracciare la nostra cartina (che è virtuale, quindi abbiamo deciso di lanciare i telefoni dal finestrino) e di andare a nord senza meta, fermandoci ogni volta che vediamo qualcosa di interessante!

Dopo l’acquazzone di ieri la notte è stata un po’ traumatica, tra spifferi di vento (a Raffaele piace dormire sopra e se li è beccati tutti lui) e freddo, e l’alba di oggi purtroppo non era niente di speciale ( o almeno è quello che ho detto a Raffaele, per dormire qualche ora in più, speriamo non legga).

Una volta in piedi decidiamo di dare un’occhiata ai milioni (che dico milioni, miliardi) di messaggi che riceviamo sulla pagina Facebook di Sardinia Photo Tours (siete fan? Bene! Non siete fan? Male, non avrete la possibilità di vincere la bellissima t-shirt che verrà messa in palio al raggiungimento dei 1000 fan!) per vedere se i nostri fan (detto così suona male, sembriamo una setta, meglio dire “amici”) ci segnalano qualcosa di interessante!

Leggiamo dell’amico Milo di Marceddì, che si offre di farci da cicerone nella zona, addirittura accompagnando l’offerta con uno spuntino! Dopo i tanti ristoranti decidiamo quindi di testare la ormai mitica “ospitalità sarda” in versione “Home edition”!

Raggiunto Marceddì, un grazioso e suggestivo borgo di pescatori di cui ignoravamo l’esistenza, troviamo Milo fuori dalla porta ad attenderci! Lui e Stefania, la sua compagna, ci fanno subito accomodare in casa (a noi fa ancora effetto vedere degli estranei che ci aprono le porte delle loro case e dei loro ristoranti, è sempre una sorpresa) e inizia a preparare lo “spuntino”: pasta con i gamberoni e bottarga fresca a fette (ci piace la concezione di spuntino che hanno a Marceddì)!

A tavola ci raccontano un po’ di loro: fanno parte di una neonata associazione culturale (Storie di Mare, https://www.facebook.com/CollettivoStorieDiMare/ ) che si occupa del Museo del Mare (Marceddì è un borgo di pescatori, https://www.facebook.com/pg/MuseodelMareMarceddi ).

Storie di Mare è un collettivo che si pone come obiettivo quello di promuovere il territorio costiero ponendo al centro dei propri progetti il valore storico e umano.

Per far ciò il collettivo utilizza le proprie conoscenze professionali e la propria rete di contatti per realizzare laboratori e progetti multimediali che possano valorizzare le peculiarità dei luoghi.

Dalle parole dei due ragazzi traspare una grande passione per l’ambiente e la cultura locale, e discutiamo insieme di come la Sardegna abbia necessità in questo momento proprio di persone del genere!

Nella foto che vedete l’ormai onnipresente Westfalia si trova proprio di fronte al Museo, se potete fateci un salto!

Dopo il generoso pranzo chiediamo a Milo cosa c’è di interessante nei paraggi: subito ci segnala una serie di location, ma la spiaggia di Is Aruttas coglie in particolare la nostra attenzione. La spiaggia è celebre per la particolarissima sabbia composta da cristalli di quarzo (qualora vi venisse voglia di portarvene un po’ a casa, scrivete un messaggio privato su Facebook a Sardinia Photo Tours, saremo ben lieti di denunciarvi alla forestale!).

Ringraziamo Milo e Stefania per l’ospitalità, riceviamo persino due graziosi portachiavi dell’associazione intagliati nel legno (promettiamo di ricambiare al più presto con il nostro portachiavi ufficiale, appena verrà messo in produzione) e ci mettiamo subito in cammino, direzione Is Aruttas!

La location ci stupisce subito. La sabbia è sì bellissima, ma sono gli scogli che frastagliati e irregolari rappresentano un perfetto soggetto fotografico. Nell’arco di dieci metri la composizione delle rocce cambia completamente. Da rocce di arenaria dalle forme fantastiche a blocchi regolari di granito porfirico che creano una scacchiera di luci e ombre che fanno l’acqua turchese. Il tempo non è dei migliori, ma siamo speranzosi e ben ripagati. Il tramonto è splendido, nell’arco di mezz’ora corriamo da una parte all’altra per cercare di catturare più scorci possibile (in uno di questi, come potete vedere nelle foto, troviamo anche una piccola opera d’arte lasciata lì da qualcuno).

Siamo soddisfatti! Le foto e i video ottenuti (che vi mostreremo al ritorno dal nostro viaggio) ci rendono felici e tornando in quella che ormai è la nostra casa da quasi 10 giorni ci dimentichiamo per un attimo del freddo e del vento che ci hanno accompagnato in questa giornata di tour. Liberi dall’obbligo delle tappe prefissate, decidiamo di farci una bella dormita! Il rumore del mare agitato ci farà compagnia.

Domani altra tappa a sorpresa!

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