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Ospitalità in famiglia per piccoli migranti e non, Villamassargia è il secondo comune ad aderire al progetto

La sindaca di Villamassargia Debora Porrà

La sindaca di Villamassargia Debora Porrà

È Villamassargia il secondo comune sardo dopo Nuoro, ad aderire al nuovo bando Sprar ( Sistema di protezione di richiedenti asilo e rifugiati) riguardante l’accoglienza di minori non accompagnati.I giovani, da 0 a 18 anni, che si troveranno in Sardegna senza genitori o adulti che detengano per conto loro responsabilità legale, nel centro sulcitano potranno trovare una famiglia pronta ad accoglierli.
Secondo una cifra stabilita in base al numero degli abitanti del paese, 17 dovranno essere i nuclei familiari pronti ad accogliere ciascuno un minore non accompagnato, di qualunque nazionalità esso sia, e ad accompagnarlo durante la crescita, avendo inoltre ogni nucleo diritto, come stabilito dal bando, ad un supporto psico-sociale ed economico.
«Già dal primo giorno di approvazione del progetto – ha spiegato la sindaca di Villamassargia, Debora Porrà – quattro sono state le famiglie che hanno manifestato interesse all’affidamento. È un nuovo ed importante sistema rivolto a bambini e ragazzi italiani e non, il quale permette inoltre al nostro comune di decidere per se stesso, senza l’imposizione dell’accoglienza di un certo numero migranti».
L’adesione al  progetto, dal nome “Tutti giù per terra”, esime infatti il Comune dall’accogliere ulteriori richiedenti asilo o rifugiati, secondo una nuova forma di inclusione che mira ad un pieno e attivo inserimento nella società dei minori. Numerose sono state le proteste e le voci innalzate contro tale decisione, la quale verrà discussa oggi alle 17 a Villamassargia presso Casa Fenu, in occasione di un’assemblea pubblica organizzata ad hoc, e affrontata inoltre questa sera attraverso un servizio appositamente realizzato dal programma televisivo Matrix, su canale 5.
Tra le voci che si sono opposte a tale adesione, quella di Daniele Caruso, Segretario regionale del Movimento Sociale Sardo nonché ex Segretario di Noi con Salvini in Sardegna, rimosso da tale incarico a gennaio 2017 da parte della segreteria nazionale del Partito, in quanto accusato di atteggiamenti riconducibili all’estrema destra.
Caruso ha dichiarato a ilGiornale.it quanto sia « riprovevole che il più volte dichiarato obiettivo politico del Pd di combattere lo spopolamento della Sardegna sostituendo etnicamente i sardi con una nuova popolazione di immigrati africani, venga messo in atto umiliando la dignità delle famiglie sarde in difficoltà economica e mercificando la vita di minori clandestini che dovrebbero solo essere riportati in Patria e restituiti alle cure dei propri genitori ».A queste parole risponde Porrà, sindaca di Villamassargia, sottolineando innanzitutto quanto sia « distante la nostra guida dal Partito Democratico».  «Questo – prosegue la prima cittadina – è un chiaro e classico esempio di come si possa fare cattiva informazione. Argomentazioni giustificate con ideologie che distinguono i popoli in razze e parlano di sostituzione etnica sono incommentabili. Confido nel grande cuore di Villamassargia e dei suoi abitanti – conclude sempre Porrà – sono sicura che riusciremo a trovare il numero necessario di famiglie pronte ad accogliere tutti i minori in difficoltà che necessitano di un nostro aiuto».

 

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