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Flumini di Quartu: i cittadini chiedono più attenzione. Sul tavolo richieste per acqua potabile e guardia medica

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Strade dissestate, niente acqua potabile, poca illuminazione e niente guardia medica. Non stiamo parlando di chissà quale periferia degradata, ma della zona che va dal Margine Rosso fino a Geremeas, passando per Bellavista e Flumini.

Una buca in via Is Pardinas

Una zona amministrata dal Comune di Quartu che conta circa diciottomila residenti, più quelli che hanno una seconda casa, senza contare che la popolazione, nella stagione estiva, può addirittura arrivare a triplicare. Innanzitutto i servizi essenziali: le località di S’ecca e S’arrideli e quella di Is Ammostus non vengono servite da Abbanoa e non ricevono acqua potabile. C’è chi si arrangia con dei pozzi all’interno delle proprietà e chi ha dovuto fare la spola fino alle fontanelle a gettone per riempire i bidoni. Ancora più diffuso è il malcontento relativo alla mancanza della Guardia Medica. Un abitante di Flumini che ne avesse necessità, non ha tanta scelta. La guardia medica più vicina è a Quartu, nella zona di viale Marconi. Insomma, non proprio a portata di mano: da Flumini ad esempio, sono necessari venti minuti di macchina che possono diventare parecchi di più se si ha la sfortuna di dovercisi recare una domenica d’estate, magari nell’orario di rientro dalle spiagge. Ma i problemi non finiscono qui. Eugenia Casu vive a Flumini, e parla delle condizioni delle strade: «Per rientrare a casa bisogna fare lo slalom fra buche e dossi provocati dalle radici degli alberi». Gli ammortizzatori della macchina di Eugenia lo sanno bene, così come quelli di chi è costretto a passare per via Mar Tirreno e lo svincolo d’ingresso a Flumini, o via San Giovanni, l’arteria che costeggia il parco Andrea Parodi, per non parlare delle disastrose condizioni di via Nasturzi, di fronte alla chiesa.

La chiesa di Santa Maria degli angeli a Flumini

Un disagio che ha convinto alcuni cittadini a darsi da fare, ad alzare la voce, rimboccarsi le maniche per chiedere più attenzione. È da questo sentimento diffuso di essere dei cittadini di serie B, che nascono quattro petizioni che il Movimento Cittadini per Flumini vuole portare all’attenzione del sindaco di Quartu Stefano Delunas: «La raccolta firme è già iniziata – spiega Roberto Secchi in rappresentanza del movimento dei cittadini – Sabato 29 saremo a Bellavista di fronte al supermercato Gieffe perché vogliamo cercare di coinvolgere la popolazione in questa battaglia. I problemi sono tanti. Non è possibile che la scuola di via Is Pardinas non sia servita dai mezzi pubblici , così come accade per la Piccola Casa di Monsignor Angioni, che ospita degli anziani costretti a lunghe camminate dalla fermata del pullman fino alla loro destinazione, in condizioni di sicurezza discutibili e lungo una strada non illuminata. Per non parlare della questione dell’acqua potabile e della guardia medica. Le promesse e l’assessorato al decentramento non risolvono da sole i problemi. È necessario che il bilancio preveda delle risorse e che il Comune intervenga. Non vogliamo essere trattati come cittadini di serie B, la nostra zona sta diventando una periferia sempre più abbandonata».

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