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Il Cagliari vuole evitare la zampata del Gallo Belotti: al Sant’Elia c’è da vendicare l’ 1-5 dell’andata

«In quattro partite su dodici abbiamo subito delle umiliazioni e questo per una squadra come il Cagliari non è tollerabile. Siamo stati imbarazzanti contro Juventus, Fiorentina e Lazio. Anche con il Toro dopo 60 minuti la gara era conclusa, ora i bonus sono finiti. Come si superano queste debacle? Con l’unica medicina che conosco: il lavoro. Voglio vedere una squadra che lotti sempre: ogni gara, ogni allenamento, su ogni pallone. Dobbiamo uscire sempre a testa alta, anche quando perdiamo ». Le parole di Tommaso Giulini rilasciate durante una intervista televisiva avevano avuto un vasto eco. Rabbia e amarezza, ma soprattutto la delusione lo muovevano in un miscuglio di emozioni. Il presidente era avvilito quanto i tifosi, ma aveva dato fiducia ad un tecnico che aveva portato il Cagliari verso i 16 punti e la decima posizione in mezzo a tante intemperie.

Dopo l’1-5 subìto dal Torino, il Cagliari era una squadra frastornata. Se i bonus risultavano terminati, la realtà non ha dato seguito alle parole del presidente. Infatti sono seguiti uno 0-5 casalingo col Napoli e due sconfitte terribili, sul piano dell’atteggiamento, contro Chievo Verona ed Empoli. La manita del Toro verrà replicata anche dall’Inter alla ventisettesima giornata col medesimo risultato: un disastro. Eppure.. eppure nel girone di ritorno i rossoblù hanno saputo affrontare le gare con maggior piglio, con maggiore intelligenza tattica e tenuta fisica. Giocare in trasferta non è più diventato una chimera ma fonte di diverse soddisfazioni: a fronte di 3 sconfitte sono arrivate anche un pareggio e ben due vittorie. Non due vittorie qualsiasi ma due affermazioni fondamentali ai danni di Crotone e Palermo, due pericolanti in cerca di riscatto casalingo. Rastelli e i suoi ragazzi hanno saputo mettere dei paletti invalicabili, dove i regali del girone d’andata non sono più esistiti. Anche a costo di perdere smalto tra le mura amiche, ma il recupero di diversi effettivi ha saputo rendere giustizia ad una squadra difficile da maneggiare seppur colma di talento ed esperienza.

Cinque mesi dopo la situazione che si presenta agli occhi di tifosi e addetti ai lavori è ben diversa: il Torino non è più la rivelazione, la squadra capace di puntare all’Europa League con un attaccante dal fiuto del gol facile come il Gallo Belotti. La punta della nazionale ha continuato a segnare, ma intorno ha visto la trasformazione atletica e mentale dei compagni, esposti forse a troppa pressione per le abilità in possesso. I granata sono calati alla distanza, sono crollati in diverse partite ed oggi occupano la decima posizione a quota 41 punti. Si tratta della stessa posizione che Tommaso Giulini ha fissato come obiettivo finale della stagione. La distanza tra le due formazioni è di sei punti, da colmare a partire dalla sfida diretta di domani pomeriggio a Sant’Elia (ore 15.00, diretta Sky Calcio 4 e Premium Calcio 3).

I bonus saranno pure terminati, ma il Cagliari pare pronto a prendersene in gran numero, soprattutto se riuscirà a mettere la museruola all’attaccante Belotti e a limitare le giocate delle ali offensive Liajic e Falque. Se la formazione rimarrà, come sembra, quella che ha spazzato via il Palermo di Diego Lopez, Rastelli può sorridere per il recupero di Diego Farias mentre deve ancora una volta rinunciare a Luca Ceppitelli, ancora costretto ad un lavoro fisico differenziato rispetto al resto della rosa. Prende quota Alessandro Deiola, assolutamente scatenato nella partitella infrasettimanale e tenuto sott’occhio dal tecnico di Torre del Greco, che per lui ha sempre avuto un atteggiamento protettivo e di riguardo. Rischia invece di guardare il finale di stagione dalla panchina Davide Di Gennaro, ormai ai margini della squadra dopo il mancato rinnovo della scorsa settimana.

Differente il morale in casa granata dove Mihajlovic potrà pure contare sulla maggioranza della rosa, rinunciando al solo Luca Rossettini (fermato per un turno di squalifica), ma fatica a tenere alto il morale dei suoi giocatori e a trasmettere il suo credo calcistico come nel girone d’andata. Nelle ultime cinque gare, Belotti e compagni hanno raccolto appena sei punti (una vittoria, una sconfitta e tre pareggi) e subìto ben dieci reti, segno che la retroguardia sta traballando non poco, nonostante l’alchimia di lungo corso dei difensori. Manca ovviamente lo spirito che ha galvanizzato le grandi vittorie stagionali, quella capacità di correre e attaccare senza sosta mostrando creatività e colpi da campione.

La gara verrà diretta dal signor Gianluca Rocchi di Firenze, coadiuvato dagli assistenti Tolfo di Pordenone e Gava di Conegliano. Quarto uomo sarà Giallatini di Roma 2 mentre gli arbitri di porta designati sono Gavillucci di Latina ed Abbattista di Molfetta. L’arbitro fiorentino ritrova il Cagliari dopo ben due anni, quando dovette dirigere la sconfitta dei rossoblù con la Lazio per 3-1: il bilancio parla di 5 vittorie, 5 pareggi e 8 sconfitte. Non è nuovo a questa partita visto che ha già diretto un Cagliari-Torino nel 2003/04: la contesa terminò per 0-0.
PROBABILI FORMAZIONI.

Cagliari: Rafael, Isla, Pisacane, Alves, Murru, Padoin, Tachtsidis, Ionita, Joao Pedro, Sau, Borriello. All. Rastelli

Panchina: Colombo, Gabriel, Miangue, Salamon, Capuano, Deiola, Di Gennaro, Faragò, Farias, Han

Indisponibili: Barella, Melchiorri, Dessena, Ceppitelli

Torino: Hart, Zappacosta, Moretti, Castan, Molinaro, Acquah, Lukic, Baselli, Iago Falque, Liajic, Belotti. All. Mihajlovic

Panchina: Padelli, De Silvestri, Ajeti, Barreca, Benassi, Valdifiori, Gustafson, Boyé, Maxi Lopez, Iturbe

Squalificati: Rossettini

Indisponibili: Obi

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