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In 395 scuole della Sardegna c’è amianto, i dati rivelati da un documentario proiettato domani alla Camera dei Deputati

amianto

395 scuole sarde contengono amianto. Di queste 72 sono state bonificate mentre 323 ancora aspettano interventi. A rivelarlo è un documentario, “AsbeSchool – stop amianto a scuola”, realizzato in due anni in giro per l’Italia dalla giornalista Stefania Divertito e dal regista Luca Signorelli, che sarà trasmesso domani, lunedì 27 marzo alla Camera dei deputati in anteprima nazionale.

In una situazione nazionale di grande criticità, che vede 2400 scuole italiane contaminate, 350 mila tra studenti, insegnanti e altro personale esposti al rischio della contaminazione, la Sardegna si distingue come esempio positivo per le politiche intraprese negli ultimi anni, come il monitoraggio regionale fortemente sostenuto dall’attuale Giunta regionale in carica. È la stessa assessora all’Ambiente della Regione Sardegna Donatella Spano a raccontare il progetto all’interno del documentario.

Ciò non toglie che le emergenze ci siano, alcune delle quali veri e  propri casi estremi. Nell’istituto comprensivo Grazia Deledda di Oristano, l’amianto è un po’ ovunque. Il pericoloso minerale si trova nelle pareti perimetrali e interne della struttura. La preside racconta nel documentario che il monitoraggio non ha mai rilevato fibre, ma che non viene effettuato spesso. Inoltre a scuola è vietato affiggere quadri alle pareti e anche i lavori di banale manutenzione devono essere eseguiti da ditte specializzate.

Quella dell’amianto è una strage lenta e silenziosa, i cui effetti sono visibili anche dopo 30, 40 anni dall’esposizione all’elemento. “AsbeSchool”, documentario finanziato dal crowdfunding, è un viaggio nell’Italia contaminata, situazione ancora emergenziale nonostante siano passati 25 anni dall’istituzione della legge 257/92 che lo ha messo al bando.  Esistono più di 400 leggi tra nazionali e regionali che regolamentano il monitoraggio dell’amianto, ma è labirinto di codici e formulari che variano spesso da provincia in provincia. Le scuole spesso sono poco o per nulla monitorate. Perché la mappatura è incompleta e accade – come a Roma, ad esempio – che un semplice intervento di manutenzione faccia scoprire che nelle mura e nei pavimenti c’è amianto.

 

 

 

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