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Mario Bruno, il sindaco Cupido: “La prego, mi aiuti a trovare l’amore della mia vita”

 

«Caro sindaco, mi chiamo Chiara, ho 24 anni, lei non mi conosce, ma potrebbe aiutarmi a trovare l’uomo di cui mi sono innamorata?». La casella di posta, sia digitale che materiale di un sindaco è sempre piena. Richieste di interventi, lamentele, segnalazioni di disservizi. Ogni tanto però, tra una scartoffia e l’altra capita di trovare lettere singolari, come quella ricevuta dal primo cittadino di Alghero Mario Bruno.

Mario Bruno sindaco di Alghero – foto Facebook

Chiara è stata vittima di quello che i professionisti dell’amore chiamano “colpo di fulmine”. Vede un ragazzo all’aeroporto di Pisa. «Era alto, con qualche riccio, una giacca cammello adidas, un paio di jeans blu jeans, di quel blu scuro che a vederlo su un campione colore ti ricorda solo un jeans, probabilmente erano dei Levis, e le scarpe che mi sarei voluta regalare io questo Natale, le adidas gazzella, vinaccia se non erro. Comunque Alessandro portava al collo una canon e la teneva stretta sulla schiena a mó di fascia, come quella che avrà messo anche lei signor Sindaco», così Chiara descrive al sindaco “Alessandro”, nome di fantasia del suo improvviso e agognato futuro fidanzato. Un gioco di sguardi tra i controlli, divisi da un nastro, e gli imbarchi. Chiara sorseggia un caffè americano al bar, poi lo rivede e rimane rapita dai suoi occhi, verdi, forse, di sicuro chiari, non come i suoi, l’unica della famiglia con occhi castani. Il ragazzo si mette in fila pronto a imbarcarsi per un volo in direzione Alghero e da lì nasce l’idea della lettera al sindaco, perché «i ragazzi d’oggi si spaventano davanti a una donna che prende l’iniziativa», spiega Chiara, quindi meglio agire per vie traverse.

«Ora, lei capisce bene – scrive Chiara nel suo appello accorato – che in un mondo senza tecnologia forse riuscire a trovare Alessandro sarebbe impossibile, ma ad oggi e per oggi io mi sento positiva e speranzosa. Non conosco nulla di Alessandro, magari non vive nemmeno ad Alghero, ma io devo trovarlo. Anche solo per dirgli “la prossima volta partiamo insieme? Anche solo per scoprire un’amara verità e cioè che in realtà è toscano, felicemente fidanzato e ad Alghero ci vive la sua ragazza. Signor Sindaco, in nome dell’amore, delle sviste, delle cotte di tutti i teenagers del mondo, in nome delle lettere, che cartacee sono sempre più belle, in nome di quel romanticismo che a noi italiani piace tanto, io le chiedo aiuto. Solo lei puó aiutarmi a trovare Alessandro. Nessuna pagina facebook mi farà risalire a lui, nessun amico sardo riuscirà in questa impresa. Le chiedo una cosuccia da poco, un annuncio in pubblica piazza, un corteo, stampe sui giornali locali, locandine sui muri, una ricompensa in gettoni d’oro per chi dovesse riconoscerlo, un avviso sulla bacheca di facebook, lei dica solo che una ragazza sta cercando un tizio alto coi capelli scuri, vestito in quel modo, e tutti quegli indizi che ormai io e lei condividiamo, sono certa che il mio Alessandro si riconoscerà e le chiederà di svelargli il mio nome. Si inventi ció che preferisce, ma mi aiuti a trovare Alessandro, che semmai dovesse ricambiare il mio amore poi ad Alghero ci veniamo insieme».

Mario Bruno non ha potuto dire di no a una richiesta così sentita e così giovedì ha pubblicato la lettera sulla sua pagina Facebook. Il posto è stato letto da migliaia di persone con quasi 300 condivisioni. Lo stesso Bruno si è detto sorpreso per le numerosissime chiamate ricevute da giornalisti di tutta Italia, Corriere della Sera compreso. Una storia virale che tiene con il fiato sospeso tutta Italia, quasi meglio di una soap opera. Solo che è tutto vero.

 

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