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Paolo, 19 anni, affetto da Sla: “Così restituisco i sapori a chi non può più sentirli”

Paolo Palumbo e Luigi Pomata

Paolo Palumbo è un ragazzo oristanese come tutti gli altri, anche se la vita ha deciso di metterlo alla prova due anni fa quando, all’età di 17 anni, gli è stata diagnosticata la Sla, sclerosi laterale amiotrofica.

Dopo l’inevitabile shock iniziale,  però, non si è dato per vinto e,anzi, si è dato da fare per aiutare chi come lui deve combattere la battaglia contro la Sla. E lo fa con la cucina, sua grande passione: <<A Milano, dove sono in cura, ho incontrato Antonio, un paziente di 44 tracheotomizzato e alimentato tramite una sonda nello stomaco – racconta – Quando gli ho chiesto cosa gli mancasse di più, mi ha risposto ‘sentire il sapore del cibo’>>.  

Proprio da qui è nato il progetto ‘Sapori a Colori’ , in collaborazione con il rinomato chef Luigi Pomata. Si tratta di un libro di ricette per persone con difficoltà di deglutizione o che vengono alimentate tramite sonde.  <<In questo modo, i familiari possono cucinare questi cibi per poi omogeneizzarli e somministrarli per via orale o attraverso la sonda>>, spiega Paolo, che sta portando avanti anche un altro progetto: <<Aprire un ristorante che consenta a chi per cause di forza maggiore non riesce a sentire i sapori, di tornare a scoprire la bontà del cibo. Laddove necessario, ci sarà anche un servizio di trasporto da e per il ristorante>>. Ma non solo, il cuore di Paolo abbraccia anche i meno abbienti, coloro che non hanno i soldi per potersi permettere un pranzo o una cena fuori casa: <<Una volta alla settimana, ci sarà un pranzo e una cena gratis per chi ha problemi economici>>.

Paolo, però, non può cucinare personalmente i piatti poiché la forma di Sla che l’ha colpito ha paralizzato entrambe le braccia: <<Oltre ad essere il paziente più giovane d’Italia con questa malattia, sono anche uno dei casi più rari d’Europa poiché sono stati compromessi entrambi i motoneuroni, quello bulbare e quello spinale>>.  Per questo motivo, suo fratello Rosario è diventato il suo vero e proprio ‘braccio destro’, colui che cucina le ricette di Paolo. Al telefono la sua voce è decisa e determinata quando dichiara il suo amore per la vita: <<La vita è bellissima, qualcosa di straordinario e io me la voglio vivere giorno per giorno, più combattivo che mai perché, ne sono certo, io ce la farò e guarirò>>. 

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