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Inaugurato il nuovo portale del santuario di Bonaria: ma che fine ha fatto l’antico ingresso portato da San Francesco di Stampace?

Oggi è stato inaugurato il nuovo portale del santuario di Bonaria, il monumento gotico-catalano più antico della Sardegna. Con la supervisione del Rotary Club Cagliari Est, in accordo con i Frati Mercedari, la nuova opera è composta da 26 formelle che raffigurano la devozione alla Madonna e la fondazione dell’Ordine Mercedario.

Le formelle sono opera dell’artista Stefania Ariu di Cagliari e sono state realizzate grazie al contributo della famiglia Moratti. I bassorilievi sono stati inaugurati oggi dall’arcivescovo di Cagliari, Arrigo Miglio. Dei 26 riquadri i sei bassorilievi centrali sono dedicati all’arrivo del Simulacro della Madonna, patrona massima della Sardegna, il 25 marzo 1370. I 14 bassorilievi che fanno da contorno al nuovo portone sono dedicati, invece, all’Ordine Mercedario e ai Pontefici che hanno influenzato la vita del santuario. Altre quattro formelle nello zoccolo inferiore del portone raffigurano gli stemmi di Cagliari e della Sardegna.

Prima di questa utilissima (?) opera il santuario aveva come ingresso il portale della chiesa di San Francesco di Stampace (demolita nel XIX secolo), antica porta bronzea, riadattata e riutilizzata. Che fine ha fatto? E soprattutto era così urgente sostituirla e (come si vocifera) coprirla (nella migliore delle ipotesi) con una nuova porta?

 

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