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Satta:“Invasioni Barbariche alla ASL di Sassari”. Moirano: “Non accetto interferenze”

Fulvio Moirano

Il super manager ligure, nominato dalla Giunta Pigliaru a capo della ASL unica sarda, ha designato il direttore sanitario e quello amministrativo della ASL 1 di Sassari. Nessuno di loro è sardo. Ed è subito polemica.

Francesco Enrichens (62 anni), piemontese, sarà direttore sanitario e  Stefano Lorusso ( 41 anni), lucano,direttore amministrativo. Non ostante nel passato Di Fulvio Moirano non ci sia traccia di militanze politiche specifiche e definite, è difficile pensare che non ci sia una strategia in questo senso da parte sua. Eppure il mega direttore che ha apertamente dichiarato di aver accettato la nomina di Pigliaru & company per “evitare la pensione”, avverte quasi con disprezzo di non accettare “nessun tipo di interferenze” nella nomina di direttori o primari all’interno della nuova super azienda sarda. Non ostante le “minacce” del direttore ligure le critiche fioccano senza farsi attendere neanche troppo. A rilanciare la metafora delle “Invasione Barbariche” è Antonio Satta, segretario nazionale dell’Upc e coordinatore regionale del partito. “se questo è l’inizio della riforma sanitaria in Sardegna – dice Satta – allora ci sentiamo offesi e contrariati da queste scelte che umiliano la professionalità e la dignità dei sardi”. Anche il consigliere regionale Fdi, in opposizione  al Consiglio regionale, Paolo Truzzu, ha da dire la sua contro le nuove designazioni di Moirano. “Dalle scelte effettuate possiamo arguire – dice sarcasticamente il consigliere – che in Sardegna non esistono figure professionali capaci di ricoprire questi ruoli”. Le nomine esterofile di Moirano hanno dato il via alla ricerca dei curricula dei nuovi eletti alla ASL di Sassari. Ne è emerso , soprattutto nel caso di Stefano Lorusso, un bagaglio di esperienze non proprio in linea con il nuovo incarico assegnatogli. “Lorusso – dice Paolo Truzzu –  è stato direttore di un ufficio di una decina di persone dell’assessorato alla Sanità della Basilicata, una Regione con 2 sole Asl. Ha controllato, non gestito, un bilancio che non superava il milione di euro, non ha esperienza di management complessi quali quelli delle aziende sanitarie e, ciò nonostante, gli si vuole affidare un bilancio di quasi 3 miliardi di euro e una macchina di oltre 22mila persone, in una situazione di profonda trasformazione della sanità che dovrà affrontare un difficilissimo percorso di accorpamento di ben 8 aziende sanitarie”. I “malevoli” parlano addirittura di nomine avvenute in clima di blitz, e si chiedono se gli uomini forti della Giunta Regionale siano stati coinvolti nelle scelte del direttore Generale. Anche Francesco Sedda del PDS si mette dalla parte degli scettici. “E’ difficile credere che nella lunga lista dei sardi già posti in rilievo dalla Giunta per le loro qualità non ce ne sia neanche uno in grado di competere con coloro che sono stati selezionati per i ruoli di direttore generale e amministrativo della Asl unica”.

 

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