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Inquinamento a Cagliari, l’intervista a Vincenzo Tiana: Saras, industrie di Macchiareddu e traffico i veri problemi

saras

(Foto Digital Library Sardegna e internet)

L’inquinamento ambientale determina la nostra salute. Nella terra della longevità, siamo così sicuri che l’aria che respiriamo è veramente pura?  Il presidente del Comitato scientifico di Legambiente Sardegna, Vincenzo Tiana, traccia un quadro dello stato di salute di Cagliari e dintorni, suggerendo alcune soluzioni da adottare per far fronte alle criticità rilevate.

Sarroch e la Saras. La situazione è peggiorata?

<<Rispetto agli anni passati, i livelli di inquinamento da pm10, ossia le polveri sottili, rimangono alti ma invariati. Ciò non significa che non bisogna preoccuparsi, anzi. La Saras emette ogni giorno una miscela di sostanze nocive quali benzene, aromatici, polveri sottili, acido solfidrico e mercaptani (che, tra l’altro, è quello che provoca l’odore sgradevole che si sente a Sarroch). Tuttavia, non abbiamo ancora analizzato se c’è una qualche correlazione tra i casi di tumore nella popolazione di Sarroch e queste sostanze emesse dall’impianto. Non ci sono statistiche che appurino un aumento delle malattie legate all’inquinamento prodotto dalla Saras. Ciò è dovuto al fatto che, per fortuna, soffia spesso il vento di maestrale, che spazza via questi agenti nocivi. Diversamente, la situazione sarebbe stata peggiore.  Il Comune di Sarroch è dotato di alcuni strumenti avanzati che rilevano in tempo reale i livelli di inquinamento, in modo tale da intervenire quando si sta superando il limite consentito>>.

A Macchiareddu, invece?

<<Tutt’altra storia. Nella zona industriale sono stati rilevati dei casi di inquinamento da pm 10 e varie sostanze prodotte dalle fabbriche lì presenti, tuttavia il problema si è ridimensionato, perché molte fabbriche hanno chiuso e altre sono in procinto di farlo>>.

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