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22 ottobre 2008. Capoterra sommersa dall’acqua, cinque persone persero la vita

Repertorio. Fonte [sardegnadigitallibrary.it]

Fonte [meteosardegna.it]

Nelle prime ore del 22 ottobre del 2008 un violento temporale si abbatté sui monti di Capoterra. In poche ore la forza dell’acqua trascinò alberi, massi e fango lungo la valle, danneggiando il centro della città. L’intera zona subì danni consistenti, a causa di una quantità d’acqua paragonabile a quella portata negli USA dall’uragano Katrina. La zona più colpita fu quella di Porto Pino, che arrivò a registrare 372 mm d’acqua in tre ore soltanto.

Capoterra non fu l’unico teatro di quella tragedia. Anche Pirri, Sestu ed Elmas furono chiuse al traffico, rimanendo per ore nella morsa di acqua e detriti. Nei centri urbani le comunicazioni si interruppero, e gli elicotteri della protezione civile monitorarono ininterrottamente le zone colpite. I trasporti pubblici subirono grandi rallentamenti – perfino quelli aerei, tanto che alcuni arrivi furono cancellati, data l’impossibilità di garantire decolli e arrivi in sicurezza – e il treno che collegava Cagliari a Oristano fu costretto alla sosta. Ingenti anche i danni inferti all’economia: i campi furono allagati, e le greggi disperse e uccise.

Cinque furono le vittime del terribile evento, fra cui un uomo di Sestu e tre donne di Capoterra, tutti investiti e uccisi dalla forza trascinante dell’acqua. Otto persone finirono a processo, accusate – a vario titolo – di omicidio colposo e inondazione colposa.

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