La vittoria con la Sampdoria ha donato al Cagliari una settimana tranquilla di lavoro condita dalla convocazione in nazionale di ben cinque giocatori in vista delle prossime gare delle nazionali: Mauricio Isla (Cile), Bruno Alves (Portogallo), Nicola Murru (Italia under 21), Nicolò Barella (Italia under 19) e Panaginiotis Tachtsidis (Grecia). Gli allenamenti in vista della sfida di domani contro il Crotone (ore 15, diretta Sky Calcio canale 252) si sono succeduti con costanza, e Massimo Rastelli ha potuto testare il progressivo recupero di Melchiorri e Dessena, in gran spolvero nella partitella del giovedì. Nonostante ciò dovrebbe esser confermato l’undici che ha battuto i doriani lunedì con Pedro ad assistere Borriello e Sau, Isla interno di centrocampo e Pisacane terzino destro: squadra che vince non si cambia.

Il Crotone viene da una striscia negativa che attualmente la relega all’ultima piazza della classifica. Un inizio difficile dovuto anche dall’impossibilità di disputare le partite casalinghe allo “Scida”, stadio chiuso per lavori di ampliamento e messa a norma. Tutte trasferte dunque per il mister Nicola che deve fare i conti con la poca esperienza dei propri giocatori e con una difesa ballerina. I maggiori cambi però saranno in attacco dove al posto di Trotta ci sarà Tonev e a centrocampo, con Salzano al posto dell’ex Crisetig. A dirigerla sarà Piero Giacomelli della sezione arbitrale di Trieste, per lui si tratterà del secondo gettone stagionale. Da notare che debuttò in serie A nel 2011 proprio dirigendo il Cagliari (gara contro il Genoa a Marassi). A coadiuvare il suo lavoro gli assistenti Gianluca Vuoto e Marco Zappatore, rispettivamente della sezione di Livorno e di Taranto.

Nel trofeo goleador di qualche mese, le due formazioni pareggiarono per 1-1 nei 45 minuti a disposizione finché ai rigori non prevalsero i rossoblù. Cagliari che vinse anche un anno fa, in apertura del campionato di serie B: un 4-0 firmato Farias, Deiola, Sau e Giannetti che suonarono i fuochi d’artificio di una stagione che poi la vedrà combattere per il primo posto proprio con i calabresi. Le statistiche inoltre sorridono agli uomini di Rastelli, sempre vincenti in casa contro il Crotone nei precedenti tre incontri. E aiuta la buona media tenuta fin qui in casa: sette punti su nove disponibili frutto di due vittorie e un pareggio. Una nuova vittoria non solo lancerebbe i rossoblù nella parte sinistra della classifica ma metterebbe in cascina fondamentali punti salvezza, e un mattone sopra l’esperienza di Nicola in Calabria: vista la sosta in arrivo, la dirigenza rossoverde potrebbe decidere un avvicendamento per dare una scossa alla squadra. (BECK 18)

Cagliari emerge come la città più prospera della Sardegna, distinguendosi come l’unica con un reddito medio superiore alla media nazionale. Al contrario, Carbonia si posiziona come la città più svantaggiata in termini di reddito.

Secondo i dati forniti dal Dipartimento delle Finanze del Mef, le dichiarazioni dei redditi del 2023, relative ai redditi accumulati nel 2022, delineano un quadro economico della Sardegna e dell’intero paese.

In Sardegna, nonostante una crescita economica modesta, si osserva un reddito medio imponibile di 19.411,35 euro, che segna un incremento del 4,4% rispetto all’anno precedente. Questo aumento è significativamente inferiore alla media nazionale (+7,4%) e nettamente al di sotto dei dati della Lombardia (+10,8%), che continua a detenere il primato in termini di reddito medio pro capite.

La classifica delle regioni italiane vede la Calabria in coda per reddito medio, mentre in testa si trovano la Provincia Autonoma di Bolzano, seguita da Lazio, Emilia Romagna e Piemonte, tutte con redditi pro capite superiori ai 24.000 euro.

Rispetto all’anno precedente, l’incremento del reddito medio in Sardegna è tra i più modesti, con solo Liguria e Umbria che registrano un aumento percentuale inferiore (+3,9%). Le regioni con maggiori aumenti percentuali sono la Lombardia, il Lazio e la Valle d’Aosta, ma questi incrementi sono stati in larga parte erosi dall’inflazione.

“Questi dati ci dicono che il reddito imponibile medio sardo è il 72% del reddito imponibile medio lombardo. Un dato che non stupisce affatto” commenta Mauro Carta, Presidente delle ACLI Regionali della Sardegna “Già a dicembre, le analisi sulle stime 2022 del reddito disponibile delle famiglie consumatrici, vedevano la Sardegna con i suoi 17.921,72 euro di reddito disponibile pro-capite stabile al 14° posto su 20 regioni con un dato standardizzato che diceva che laddove un italiano medio ha 100 euro a disposizione per le spese, un sardo medio ne ha appena 84,9 euro”.