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Monumenti Aperti. A Cagliari apertura straordinaria di oltre 80 luoghi della cultura

Monumenti Aperti

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Al via la 20^ edizione di Monumenti aperti. Inaugurazione ufficiale nel Palazzo Regio di piazza Palazzo a Castello, sede del primo Consiglio della Città Metropolitana simbolo d’unione fra passato e futuro.

Tutto pronto per la straordinaria due giorni di Monumenti aperti, 20^ edizione, realizzata a Cagliari grazie alla rete creata di collaborazione fra Comune, scuole, istituzioni, imprese e mondo dell’associazionismo locale. Il prossimo fine settimana, sabato14 e domenica 15 maggio, sono oltre 80 i luoghi di arte, cultura e architettura che apriranno le porte in contemporanea a visitatori, turisti e cittadini. L’inaugurazione  è prevista sabato 14, alle 10, nel Palazzo Regio di piazza Palazzo a Castello: sede del primo Consiglio della neonata Città Metropolitana, unisce passato e futuro insieme.

“Grazie alle migliaia di volontari, siamo in grado di aprire i siti e garantire accoglienza e visite guidate a tutti i visitatori. Ma la maggior parte dei monumenti sono comunque aperti durante l’anno”, ha esordito il sindaco di Cagliari all’apertura della conferenza stampa di presentazione svoltasi stamattina nel Centro Comunale d’Arte ExMA in via san Lucifero 7. Per Massimo Zedda, Monumenti aperti rappresenta un modo per riscoprire l’identità e le tracce di memoria ancora visitabili in città, ma anche “una sfida per aprire ulteriori luoghi”. Tra le nuove tappe di quest’anno, lo spazio espositivo del CARTEC ricavato dal Comune nei grottoni all’interno dei Giardini pubblici, l’Orto dei Cappuccini e l’area archeologica della Scala di Ferro.

Con il coinvolgimento di circa 5mila volontari, una cinquantina di scuole, innumerevoli associazioni e istituzioni, un programma ricco di concerti, mostre e rappresentazioni, la manifestazione è diventata una sorta di “progetto nel progetto”. Ma la cosa che davvero lo caraterizza e lo rende unico è “la rete di collaborazioni che lo sostiene”, ha spiegato Fabrizio Frongia presidente dell’associazione culturale Imago Mundi.

Sulla stessa scia anche Barbara Argiolas che però ha messo l’accento sull’attività di comunicazione e promozione portata avanti dell’assessorato al Turismo e attività produttive e che è arrivata fino negli USA, a Miami, incontrando più di cinquanta fra agenzie di viaggio e operatori turistici. “Non c’è turismo”, ha detto Argiolas, “se non c’è partecipazione dei cittadini, delle imprese, delle amministrazioni pubbliche, dei musei, degli enti, perché la città turistica non si costruisce in modo verticale e calandola dall’alto, ma piuttosto con progetti partecipati come Monumenti aperti”.

Nella sala piena zeppa di giornalisti e cittadini di ogni età, anche la presidente della Commissione Cultura Francesca Ghirra che ha plaudito all’iniziativa pensando alla capacità di valorizzare anche “le porzioni della città che normalmente non sono battute per fini culturali e turistici”, come Is Mirrionis, Santa Teresa, la Galleria del sale.

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