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In 7000 saltando sotto la pioggia: buona la prima di Cityfest

La folla sotto il palco di Cityfest (foto Mattia Ferrara)

La folla sotto il palco di Cityfest (foto Mattia Ferrara)

Un evento da brividi, in tutti i sensi. Più che il concerto del Primo maggio sembrava quello di Capodanno, tanto era il freddo che soffiava nell’Arena Sant’Elia. Ma nemmeno la pioggia ha scoraggiato i 7000 che ieri notte hanno ballato, saltato e cantato sotto il palco del Cityfest.

Cityfest (foto Mattia Ferrara)

Non è certo stato un esordio fortunato quello di questa prima edizione dell’iniziativa, che si candida a diventare un appuntamento annuale dedicato alla musica di tanti generi diversi. Un vento fastidiosissimo ha cominciato a soffiare fin dal primo pomeriggio, spettinando i ciuffi dei Pan del diavolo, ma offrendo a Bunna degli Africa Unite la possibilità di creare nuove coreografie roteando i propri dread. Poi ci si è messa pure la pioggia a bagnare le teste dei presenti, poco prima che sul palco salisse Marracash. E più tardi, di nuovo, mentre giravano i dischi di Anfisa Letyago.

Ma il pubblico non ha abbandonato lo spazio, anzi: molti hanno optato per arrivare sul posto dopo cena e tutti hanno continuato a farsi trasportare dalla musica fino alle ore piccole.

Soddisfatti gli organizzatori: sebbene si augurassero condizioni climatiche meno avverse, hanno potuto contare su una folla che ha dato fiducia al festival e che adesso non vede l’ora di entrare nel vivo della stagione estiva dei concerti all’aperto.

Ecco il video di uno dei momenti della serata:

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