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La travagliata storia della Madonna di Bonaria

[bonaria.eu]Il Santuario di Nostra Signora di Bonaria è il maggiore complesso mariano della Sardegna, dedicato appunto alla Madonna di Bonaria, patrona massima dell’isola dal 1907 e protettrice dei naviganti. È curiosa la storia che racconta del travagliato arrivo del simulacro oggetto di venerazione, che pone le radici nella Sardegna del Trecento.

Correva l’anno 1324, quando nella città di Cagliari si insediarono i catalani, che affidarono ai frati mercedari il colle di Bonaria. Qui, i religiosi si prodigarono nella costruzione di una loro sede, e si occuparono della sua cura sotto l’attenta supervisione di Fra Carlo, fondatore della comunità. Pare che in tanti giungessero quindi per ottenere un colloquio con il saggio frate, e fra questi uno in particolare chiese un consiglio per la risoluzione di problemi di particolare gravità. A lui, quindi, il pio uomo parlò di una misteriosa Madonna che sarebbe giunta per insediarsi proprio sul colle.

Narra quindi la leggenda che una violenta tempesta si abbatté su una nave in viaggio dalla Catalogna all’Italia. Essendo quindi necessario tentare il tutto per tutto, il capitano avrebbe dato l’estremo ordine di buttare a mare il carico. Fra le altre cose una pesante cassa in legno, dal contenuto ignoto, che fu gettata per ultima. Una volta toccata l’acqua, poi, la tempesta si sarebbe placata: era il 25 marzo 1370, giorno dell’Annunciazione.

Invano il capitano avrebbe quindi tentato di rimettere in rotta la nave, la quale invece pareva intenzionata a seguire il simulacro in legno. Giunta quindi sulle rive cagliaritane, la cassa si sarebbe dolcemente arrestata ai piedi del colle di Bonaria, attirando la curiosità dei presenti che – inutilmente – tentarono di aprirla. Riuscirono nell’impresa solamente i frati mercedari, richiamati dalla folla, scoprendovi all’interno la statua lignea di una Madonna con Bambino, la quale teneva nella mano destra una candela accesa. Da quel giorno, la statua sarebbe stata ospitata all’interno del convento, mentre i lavori di costruzione della basilica sarebbero iniziato solamente nel XVIII secolo.

Il capoluogo sardo sarebbe quindi legato proprio da questa santa figura a Buenos Aires. Nel Cinquecento, il conquistatore spagnolo Pedro de Mendoza, particolarmente devoto alla Madonna di Bonaria, sarebbe giunto in Argentina, dove avrebbe fondato un villaggio cui diede il nome per l’appunto il nome di Buenos Aires.

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