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Imprenditori del mese. Quattro giovani artisti danno vita ad un grande sogno. Nasce il WH Project

9a29d211-3318-4a8a-8f10-10533e58c9afFederica, Gabriele, Claudia e Vittoria sono quattro ragazzi, di quelli “normali”, semplici, ma che difficilmente passano inosservati: li vedi camminare e percepisci che sono fatti di musica e arte, e non puoi ignorare quella loro voglia di dirti “sono tutt’altro che un semplice ragazzo”.

Federica Zedda vive a Poggio dei Pini, ha gli occhi chiari, 20 anni e un grande amore per la fotografia. Lei è collega universitaria di Vittoria Ugliano, street photographer cagliaritana di 21 anni. Entrambe sono iscritte presso la facoltà di Lettere Moderne, mentre Gabriele Carta e Claudia Orrù sono due diplomandi rispettivamente di 17 e 19 anni. Il primo, originario di Poggio dei Pini, iscritto al Liceo Pertini, sezione moda. Claudia, di Assemini, iscritta al Liceo Classico Dettori. Loro sono i fantastici quattro che, in un vecchio locale in Via Sonnino, a Cagliari, hanno dato vita al WH Project.

Federica, quando nasce e in che cosa consiste il WH Project?

Nasce l’anno scorso, quando io e Gabriele abbiamo provato a collaborare per un servizio fotografico. Io ho un rapporto travagliato con la moda, per cui avere al mio fianco qualcuno che si occupasse dello styling delle modelle é stato un valore aggiunto non trascurabile. Siamo un team di giovani appassionati di fotografia che propone dei servizi fotografici a basso costo, ma ad alto impatto artistico. WH sta per “waiting hype” che significa “aspettando la campagna pubblicitaria”, inteso come aspettare “facendo, crescendo e creando” in attesa che il nostro sogno si realizzi.

All’inizio eravamo due giovani artisti con un progetto era in fase embrionale. Adesso ci siamo allargati e stiamo crescendo sia a livello professionale che a livello umano, quasi come una cooperativa. Abbiamo deciso infatti di concretizzare il progetto a settembre ristrutturando un locale che diventasse la nostra sede, ci abbiamo messo un po’ ad ingranare ma ce l’abbiamo fatta.

Avete quindi deciso di unire le vostre passioni in un’unica attività.

Sì, abbiamo iniziato a collaborare al wide hype project mettendo assieme le conoscenze di Gabriele e la mia passione per la fotografia. Poi abbiamo conosciuto Vittoria Ugliano, una street photographer, e anche lì la collaborazione è venuta spontanea. Lavorare con un altro fotografo, e guardare quindi le cose con occhi diversi, è decisamente meglio perchè permette di avere due prospettive, due sguardi diversi su uno stesso oggetto. Rende tutto più inaspettato. E, dulcis in fundo, recentemente a noi si è aggiunta Claudia, che si occupa del make up e dell’hairstyle di modelle e modelli. Lei è la ciliegina sulla torta, ci rende veramente completi.

Vittoria, perché l idea di ristrutturare un locale e utilizzarlo come base per il vostro progetto?

Lavorando insieme a Federica, sempre in luoghi pubblici, la principale problematica che riscontravamo era quella inerente i cambi d’abito: avvenivano in posti improvvisati, e con non poca difficoltà, creando anche un certo imbarazzo tra le nostre modelle. Perciò, ho pensato di mettere a disposizione un mio locale da adibire a “quartier generale”, per supportarci dal punto di vista logistico e soprattutto al fine di creare uno spazio condiviso per il materiale e per allestire un piccolo set. In poco più di un mese abbiamo lavorato insieme per ristrutturare lo stabile: questo ha comportato delle spese di cui ci siamo fatti carico totalmente, alcune ammortizzate dai compensi per i servizi fotografici che abbiamo realizzato, altre invece hanno comportato delle piccole rinunce alla nostra vita sociale, ripagate però dal risultato finale.

Gabriele, secondo te quali sono i pro e i contro del voler affrontare la scelta di dare il via a un’attività, a soli 20 anni?

Sicuramente i pregi di questa collaborazione sono tanti: abbiamo la possibilità di condividere le nostre conoscenze e confrontarci costantemente. Stando fianco a fianco impariamo a lavorare in team. I difetti fin ora son stati solo sul punto di vista finanziario. Dobbiamo sempre più spesso affrontare delle spese, come l’acquisto di attrezzature professionali che ci permettano di fornire un prodotto di qualità, senza contare le bollette, dalle quali purtroppo non possiamo sfuggire. Siamo studenti, non lavoratori, per cui il nostro budget è piuttosto limitato.

Federica, come vedete la vostra attività tra dieci anni?

Non sappiamo come immaginarci tra dieci anni. Potremmo essere ancora quì, laureati…o magari domani potremmo litigare e interrompere la collaborazione! Noi viviamo alla giornata. Certo, stiamo investendo su questo progetto, e ci crediamo. Sogniamo una collaborazione con un giornale di moda, magari una rubrica fissa curata da noi… e uno studio fotografico professionale, ovviamente.

 

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