Site icon cagliari.vistanet.it

“Is Murus de Santa Teresa”. A Pirri la street art per la rinascita del quartiere

12314467_10153014319367134_7350824301613891574_oIn tanti hanno partecipato mercoledì nel rione Santa Teresa di Pirri alla presentazione dei 4 murales realizzati dagli street artist Frode, WarpixDuo, Dzia Kranko, Davide Medda e Kofa, per il progetto “Is Murus”, ideato da Urban Center sotto la direzione artistica dello street artist cagliaritano Manu Invisible, con la collaborazione della Fondazione Domus de Luna.

Quattro opere d’arte a cielo aperto in quattro diversi edifici nella via Antonio Sanna, per dare colore al grigiore delle facciate delle abitazioni. “Il progetto, finanziato con fondi pubblici del Comune, è stato pensato per favorire l’inclusione sociale dei residenti di un quartiere, quello di Santa Teresa, a lungo dimenticato non solo dalle istituzioni, ma anche dai cagliaritani stessi – spiega Paolo Serra, coordinatore del Centro Exmé Domus de Luna – La risposta dei residenti e degli inquilini degli edifici coinvolti è stata molto positiva. Anzi, direi che l’hanno accolta con entusiasmo. Si pensi che, mentre gli artisti dipingevano, loro gli offrivano addirittura il caffè”.

Domenico Frode, street artist milanese, autore del murales dal titolo “Rinascita”, spiega così il significato dell’opera: “Il lavoro che ho creato con ManuInvisible (mio socio e amico sardo) parte dalla volontà di riscatto di una zona “ghettizzata”, pressoché dormitorio, qual è Pirri, proprio come molte altre periferie urbane. Abbiamo concentrato l’attenzione sull’idea di “Rinascita” attraverso l’arte, perché la street art è in grado di dare nuova vita e valorizzare spazi urbani, creando nuove prospettive. Così ho rappresentato un pappagallo, animale per eccellenza simbolo di colore e vivacità, che sorvola una città in prospettiva, lasciando una scia di luce”.

Rinascere attraverso la comunicazione e lo scambio di idee. Questo il messaggio che ha voluto lanciare il belga Dzia Kranko, autore del murales “Fenicotteri Arancioni”. “Con il dialogo e la comunicazione possiamo cambiare la nostra mentalità e costruire un futuro migliore. La gente deve scambiarsi opinioni e provare a capirsi. Questa è in linea di massima l’idea principale che sta dietro il mio lavoro”.

La giornata è proseguita con i festeggiamenti al centro Exmé, alla presenza degli artisti e dei residenti.

 

Exit mobile version