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“Il virus che ti salva la vita” in scena sabato 28 al Teatro La Vetreria

Sabato 28 novembre alle 21 al teatro la Vetreria andrà in scena lo spettacolo della compagnia Rossolevante IL VIRUS che ti salva la vita.

 

“Liberamente tratto da “Il libro che ti salva la vita” (che è per il 50% una guida e per la restante metà una sorta di testo-testimonianza coinvolgente ed emozionante),  – spiegano gli attori – «IL VIRUS – c.t.s.l.vita» è uno spettacolo teatrale che – mescolando parole, movimento, musica e video – vuole offrire, con emozione e ironia, una galleria ricca di spunti di riflessione sulla Salute e la Sicurezza. Proprio come un libro è suddiviso in capitoli e si struttura in due fasi distinte: una prima parte più propriamente “teatrale”, con situazioni, personaggi e video che mostrano l’assurdità dei nostri cliché comportamentali sul lavoro, sulle strade e nella vita quotidiana; i limiti, l’inerzia e l’apatia di fronte al cambiamento tipica dell’Italian Way of Life. Una seconda parte – quella che più aderisce alla “lettera” del libro di riferimento – in cui, tolta di mezzo la “quarta parete”, il pubblico è chiamato a partecipare all’azione scenica attraverso domande e provocazioni tese a indurre un cambiamento nel modo di vedere e di fare le cose più semplici, quotidiane. Perché a volte siamo noi stessi a mettere in pericolo la nostra salute e la nostra sicurezza senza neanche rendercene conto. I troppi impegni, il poco tempo e la molta distrazione ci impediscono di prenderci cura di noi stessi e degli altri a casa, al lavoro, a scuola, alla guida. Lo spettacolo è strutturato come uno strumento utile per avviare, da subito, il cambiamento. Perché è davvero giunto il momento di sbarazzarsi della cultura nella quale siamo immersi, una cultura di morte, obsoleta, che solo nel nostro Paese continua a produrre ogni giorno tre morti sul lavoro”.

Hanno collaborato Ennio Ruffolo, elaborazioni video a cura di  Andrea Anglani e Fabio Fiandrin; tecnica di  Cinzia Piras e Antonio Sida; costumi Francesca Pischedda con l’amichevole partecipazione di Sergio Cadeddu. Elaborazioni fotografiche: Ivana Barrili.


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