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Lila Cagliari: da 21 anni in prima linea contro HIV e Aids.

La Lila di Cagliari inizia il suo 21° anno di attività in città e in regione per combattere l’infezione da Hiv e le discriminazioni verso le persone sieropositive. I volontari della LILA hanno presentato ieri in una conferenza stampa le iniziative in programma per il prossimo anno. Il messaggio universale della prevenzione è rivolto a tutta la popolazione sessualmente attiva: proteggetevi.

Il Centralino telefonico, duecento chiamate all’anno. L’associazione gestisce da oltre 20 anni la sua storica linea di helpline telefonico (347 5565 300) su Hiv/Aids che si ripropone all’utenza regionale ma non solo. I volontari rispondono dalle 18 alle 20 tutti i giorni feriali e il lunedì fino alle 21. “Abbiamo esteso l’orario del lunedì perché le richieste aumentano dopo il fine settimana e provengono sia dalla Sardegna che dalle altre regioni”, ha spiegato Brunella Mocci, presidente Lila Cagliari e membro del Coordinamento nazionale Lila. Vogliamo quindi integrare la nostra offerta di supporto gratuito con la rete dei centralini Lila presenti in tutta Itali. Per le situazioni di particolare necessità prosegue il supporto psicologico con il dott. Giovanni Delogu che collabora con la nostra sede”.

Comunicazione sociale, scontiamo gli errori del passato. La lotta ad Hiv e Aids inizia dalla prevenzione, le istituzioni sono ancora assenti ma ogni anno ci sono 4000 nuove infezioni in Italia. “Le campagne di comunicazione istituzionali e quelle viste in passato sui mass media hanno spesso lanciato messaggi confusi e scorretti, contribuendo alla mancata percezione del rischio e alimentando stigma o discriminazione” ha detto Arnaldo Pontis, responsabile comunicazione dell’associazione.

“Per troppi anni i nostri politici, gli operatori della comunicazione e di conseguenza l’opinione pubblica, hanno considerato l’Hiv un problema distante, riguardante fasce sociali come gli omosessuali, i tossicodipendenti e le prostitute. Il rischio di contagio e la diffusione del virus non è mai qualcosa che riguarda solo gli ‘altri’, da decenni sappiamo bene che riguarda tutte le persone sessualmente attive” ha concluso.

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