Devozione e folklore per la 149esima sagra della Madonna di Bonaria

Migliaia di fedeli, ma anche molti turisti e curiosi, hanno assistito alla 149esima sagra estiva in onore di Nostra Signora di Bonaria, patrona massima della Sardegna. La processione religiosa è stata preceduta dalla sfilata dei gruppi folk di Cagliari, Donori e San Sperate.  Giunto al molo dogana del porto, il simulacro della Vergine è stato imbarcato su un rimorchiatore per poi fare il giro dello specchio d’acqua attorno a Su Siccu, dove è stata gettata a mare la corona d’alloro in ricordo dei caduti . La processione con la statua della Madonna ha fatto rientro verso il santuario, sostando sul sagrato dove la banda musicale Città di Cagliari ha accompagnato i canti sacri.

La leggenda narra che, il 25 marzo del 1370, una nave proveniente dalla Catalogna si imbatté in una improvvisa e violenta tempesta. Per salvare l’equipaggio, il capitano ordinò di gettare in mare tutto il carico, che comprendeva anche una cassa di legno di cui si ignorava il contenuto. Appena questa toccò acqua, la tempesta cessò. Approdata nella spiaggia situata alla base del colle di Bonaria, i frati portarono la cassa nel convento e, aprendola, scoprirono con grande stupore che conteneva una statua lignea di una Madonna con Bambino che, nella mano destra, teneva una candela miracolosamente rimasta accesa. La festa si svolge incessantemente dal 1866, per volontà di alcuni giovani sardi, in segno di ringraziamento per essersi salvati dopo la sanguinosa battaglia di Custoza.