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Fermati a Cagliari gli scafisti che trasportarono 448 migranti. La storia di un dramma raccontata dai testimoni

uno degli scafisti fermati dalla polizia

Ieri sera la Polizia di Cagliari, con la collaborazione della Guardia di Finanza, ha eseguito due fermi di indiziato di delitto nei confronti di L.A.,nato in Tunisia nel 1990 e di B.T. senegalese di 17 anni, responsabili del reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

In particolare sarebbero i responsabili del trasporto di 448 migranti di varia nazionalità, tra i quali 108 donne e 12 bambini che, partiti dalle coste libiche ed imbarcati su un barcone ed un gommone, sono stati recuperati da un’imbarcazione militare spagnola di pattugliamento di fronte alle coste libiche. Una serie di testimonianze hanno consentito di individuare i due arrestati come coloro che avevano organizzato il viaggio. Le dichiarazioni rilasciate dai testimoni sembrano ripercorrere un canovaccio oramai noto dei viaggi della speranza: per tutti il viaggio dai luoghi di dimora è cominciato circa un mese e mezzo fa, quando hanno attraversato il deserto e sono giunti nelle città libiche di Tripoli e Sabratha.

Qui sono venuti in contatto con alcuni appartenenti all’organizzazione libica, i quali dopo essersi fatti pagare circa 2000 dollari a testa, li hanno fatti salire su alcuni camion e sotto la minaccia di armi li hanno condotti in una cittadina sulle coste libiche dove li hanno richiusi per circa 10 giorni all’interno di un capannone nell’attesa dell’arrivo di altri migranti. Da qui, sempre sotto la minaccia delle armi, sono stati condotti sulla spiaggia ove per cinque giorni sono stati costretti a stare in una buca nell’attesa di salire sulle due imbarcazioni recuperate dalla motovedetta spagnola.

Dal racconto fornito da alcuni migranti emerge una nuova fase del criminale traffico di esseri umani: vengono reclutati anche minorenni. In particolare, nei giorni in cui i migranti sono stati rinchiusi all’interno del capannone, lo scafista minorenne è stato istruito da alcuni libici sulle modalità con le quali doveva condurre il gommone, sul momento in cui doveva lanciare la richiesta di soccorso e su come comportarsi da quel momento in poi.

 

 

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