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Governo del territorio. Erriu a Capellacci: “Hai la memoria corta, i sardi no”

“L’on.Cappellacci ha la memoria corta ma, purtroppo per lui, non l’hanno altrettanto corta i sardi, che ricordano benissimo il bluff di una modifica al Piano Paesaggistico raffazzonata illegittimamente agli ultimi istanti di una legislatura spesa inutilmente senza riuscire a dare una legge urbanistica valida”. Così l’assessore agli Enti locali, Cristiano Erriu, risponde alle dichiarazioni rilasciate da Ugo Cappellacci su PPR e Legge di Governo del Territorio.

“Purtroppo – prosegue Erriu – quel Piano Paesaggistico, pomposamente definito ‘dei Sardi’ dall’on.Cappellacci, contrariamente alle sue singolari insinuazioni, lo abbiamo dovuto leggere e anche con attenzione, in quanto ci è stato lasciato con l’eredità di una pesante impugnativa da parte dello Stato, perché maldestramente chiuso in fretta e furia, senza Valutazione Ambientale Strategica, con minacce di commissariamento per i funzionari che, con piena ragione, si rifiutavano di concluderla in quella maniera avventata. Verifica del Piano Paesaggistico non meno maldestramente conclusa nei confronti del Ministero dei Beni culturali, con il quale fu proprio la stessa Giunta Cappellacci a impegnarsi a condividere l’iter di verifica, costringendo l’attuale Assessorato a una non facile opera di riapertura di un rapporto di leale collaborazione.

Non meno virtuale è stata la presentazione del disegno di ‘legge urbanistica’ del centrodestra, portato in Giunta dopo cinque anni dall’insediamento e a meno di due mesi dalle elezioni. Un testo di legge che non innovava alcunché e rimandava a fantomatiche direttive, da emanare non si sa quando, gli aspetti più delicati del governo del territorio. Al contrario dell’on.Cappellacci e della sua Giunta – conclude l’assessore Erriu – noi conosciamo bene l’importanza di una vera legge di governo del territorio e di una verifica del Piano Paesaggistico, fatte per adeguare realmente ai nuovi tempi e alle nuove esigenze e non per risolvere soltanto qualche interesse particolare, già con la valigia in mano. E tanto ne conosciamo l’importanza e la serietà del compito che ci siamo immediatamente messi al lavoro per poter presentare al dibattito pubblico il Testo Unico tanto atteso, già durante il secondo anno di legislatura, e non negli ultimi mesi del quinto. Così come la verifica del PPR che deve essere compiuta nei tempi necessari per tutti i passaggi e le condivisioni con gli Organi competenti.Tanto meno meraviglia l’ormai stantia esortazione dell’on.Cappellacci a quella che sarebbe dovuta essere l’ennesima proroga del Piano Casa, considerato che la proroga è stato lo strumento chiave di un governo regionale incapace di dare risposte definitive lungo l’intero corso dei cinque anni.Si rassereni l’on.Cappellacci, e si rassegni all’idea di dover confrontare i propri tempi e i propri provvedimenti ‘fantasma’ con i nostri tempi e con la concretezza dei nostri provvedimenti”.

 

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