Buoncammino. Il “mostro” raccontato dagli obiettivi dei fotoreporter di Vistanet
Paolo Pigliacampo
Oltre le strette pareti delle celle, sono ancora visibili i frammenti delle storie di uomini e donne che nel carcere di Buoncammino hanno trascorso una parte della loro vita, la più dura. Persone che hanno sbagliato e che per questo si sono viste private del bene più grande, la libertà. Un luogo di solitudine, di tristezza, di annientamento della speranza. Per la sua durezza, ancora oggi a Cagliari si narra la leggenda secondo la quale uno dei progettisti, preso dal rimorso per aver contribuito a costruire questo “mostro”, si sarebbe suicidato. La storia del carcere dal quale nessuno è mai riuscito ad evadere, raccontata dagli obiettivi dei reporter di Vistanet.
Il cortile del carcere visto da un andito
Cortile dedicato all’ora d’aria, area famminile
Vista esterna delle celle
Area dedicata all’istruzione dei carcerati
Una delle porte blindate delle celle
Un agente della polizia penitenziaria mostra una delle celle femminili
Il confessionale della cappella.
Un cartello affisso nei bagni femminili
Targhette identificative dei detenuti
Spioncino di controllo delle celle
Spioncini di controllo dei bagni
Postazione di controllo della sala dedicata alle visite dei parenti
Portalettere, all’esterno della cella, sezione femminile
Oggetti sequestrati ai carcerati
La fede come rifugio dalla disperazione. Un rosario legato nelle sbarre di una cella
Un’immagine di Fra Nicola da Gesturi, nella finestra di una cella
La lavanderia, ambita alternativa alla cella
La vista del piano superiore, al quale i carcerati non avevano accesso
La cappella, luogo di preghiera dei carcerati
In alto, le reti anti suicidio
Il disegno di una carcerata
Il carcere visto dall’esterno
I disegni ricevuti dalle detenute appesi al muro
Fucina deputata anche alla distruzione delle sostanze sequestrate ai detenuti
Docce comuni, sezione maschile
Docce comuni, sezione maschile.
Cella quadrupla, sezione femminile. In alcune circostanze, ospitava sei donne
Cella per due detenuti, sezione maschile
Cella doppia, sezione maschile
Cella doppia, maschile
Cella doppia femminile, dietro al muretto il water
Camerata femminile
Camerata femminile da quattro
Bagno all’interno delle cella. Ancora appeso un poster delle detenute